FANO - Il mondo della lirica fanese perde un suo tenore. Luca Rulli, sessantenne operaio per un’impresa di bruciatori e caldaie, ha perso la vita nello schianto avvenuto ieri notte, poco dopo l’una, sulla statale Adriatica nella zona di Fosso Sejore. L’urto contro una Ford Fiesta non gli ha lasciato scampo, inutile ogni tentativo di salvarlo. Poche ore più tardi, nella mattinata, la notizia della sua morte si è diffusa sia a Fano, dove viveva da tempo, sia a Pesaro, la sua città d’origine.
In sella al Kymco 400
Dalla prima ricostruzione dell’episodio risulta che Rulli percorresse la Nazionale in sella al suo scooterone Kymco 400, diretto verso Fano. Si è scontrato contro la Ford Fiesta che invece viaggiava in senso contrario, verso Pesaro, e stava svoltando per imboccare la Panoramica Ardizio. Al volante della vettura un pesarese di 32 anni, insieme a lui altre tre persone: tutti illesi. Il conducente è stato sottoposto all’alcol-test e l’esito del controllo è stato negativo. Intervenute un’ambulanza del 118, una squadra dei vigili del fuoco, provenienti dalla centrale a Pesaro, e due pattuglie della Polstrada da Urbino, che si sono occupate di rilievi e viabilità. La dinamica dell’incidente è tuttora in fase di valutazione. Nel frattempo la Procura della Repubblica a Pesaro procede per il reato di omicidio stradale nei confronti dell’automobilista: in simili casi l’indagine è infatti aperta d’ufficio. Per martedì è stata disposta l’autopsia. Padre di una ventenne, Rulli era noto soprattutto per il trasporto che nutriva verso il canto. Nell’ambiente locale della musica aveva conosciuto sua moglie, anche lei corista. Gli amici come il fanese Ignazio Pucci, a sua volta appassionato di lirica, lo ricordano per la lunga militanza nel Coro polifonico malatestiano, cui sono seguiti gli anni tra le fila del Coro Teatro della Fortuna: «Era un tenore appassionato, aveva una voce bellissima». Una voce «quasi da tenore solista», ha aggiunto Valentina Tomassoni, tra gli organizzatori dell’Incontro internazionale polifonico Città di Fano. Una manifestazione iniziata ieri a Pesaro, nel centralissimo palazzo Ducale, velata dalla tristezza di un lutto.
«Luca era passato alla lirica – ha proseguito Tomassoni – perché riteneva che fosse nelle sue corde, che gli si addicesse di più.