Il racconto di Gubinelli, 88 anni, testimone della tragedia. «Mattei per me era come un padre, quella sera a Linate fu uno choc»

Il racconto di Gubinelli, 88 anni, testimone della tragedia. «Mattei per me era come un padre, quella sera a Linate fu uno choc»
Il racconto di Gubinelli, 88 anni, testimone della tragedia. «Mattei per me era come un padre, quella sera a Linate fu uno choc»
di Leonardo Massaccesi
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Lunedì 18 Marzo 2024, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 15:10

MATELICA «Eravamo a Linate ad aspettare l’atterraggio dell’aereo di Mattei. Mi trovavo con gli altri addetti al rifornimento in servizio sotto la torre di controllo quando mi sono sentito toccare una spalla da un controllore di volo (di Montelupone, ndr). “Abbiamo perso il contatto con il vostro aereo”, mi ha detto. Poi la terribile notizia che il velivolo era precipitato in fase di atterraggio e che il presidente, un padre per noi dipendenti, era morto insieme al pilota e a un giornalista. Uno choc». È il racconto di Sebastiano Gubinelli, 88 anni, di Cerreto d’Esi, ultimo testimone di una tragedia che ha scosso l’Italia intera. Era il 27 ottobre 1962 quando il matelicese Enrico Mattei, fondatore dell’Eni, perse la vita.

Il legame

«Non era solo un presidente, per noi era un padre.

Un uomo forte e coraggioso, che però aveva anche nemici», continua Gubinelli. Poi rivela un aneddoto: «Vidi Mattei per la prima volta a Roma nel 1962 mentre frequentavo un corso di specializzazione organizzato dall’Agip Petroli proprio per essere inserito nel servizio aviazione rifornimento aerei della nostra compagnia. Ho capito subito di avere di fronte un grande uomo. Sono stato assunto nel ‘61 poi nel ‘62 ho lavorato a Fiumicino per alcuni mesi e a settembre dello stesso anno mi sono trasferito a Linate. E proprio nell’aeroporto milanese ho incontrato di nuovo Mattei: indossavo la tuta di lavoro gialla, a cui il presidente teneva tantissimo. Poi ho lavorato altri 14 anni a Malpensa. Volevo avvicinarmi a casa e così gli ultimi 20 anni di lavoro li ho passati a Fiumicino. Il mio capo deposito era di Cingoli».

Sabato scorso a Matelica c’è stata una bellissima cerimonia alla Antonio Merloni con l’inaugurazione della mostra su Mattei. E Gubinelli non è voluto mancare all’appuntamento. «È stato un evento straordinario. Mi sono presentato con la tuta gialla con la scritta Agip, tanto cara a Mattei. Mi sono emozionato nel raccontare al commissario straordinario alla ricostruzione sisma Guido Castelli, alcuni particolari della mia vita alle dipendenze dell'Eni». E Castelli su Facebook ha voluto ringraziare Gubinelli: «A Matelica ho avuto il privilegio di ascoltare i suoi ricordi e di raccogliere le sue esperienze di vita», ha scritto il senatore.

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