Tamerici da salvare, gli ambientalisti in campo a Porto San Giorgio: la petizione finisce in Consiglio

Tamerici da salvare, gli ambientalisti in campo a Porto San Giorgio: la petizione finisce in Consiglio
Tamerici da salvare, gli ambientalisti in campo a Porto San Giorgio: la petizione finisce in Consiglio
2 Minuti di Lettura
Domenica 23 Aprile 2023, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 14:19

PORTO SAN GIORGIO - In occasione del prossimo Consiglio del 28 aprile dedicato al progetto di rifacimento del lungomare sud, le associazioni che si sono mobilitate per farne un luogo destinato al benessere dei cittadini, al verde e alla mobilità dolce, secondo le finalità del finanziamento legato al Pnrr che finanzia l’opera, esprimono profondo rammarico per non aver avuto l’opportunità di argomentare la loro posizione in un’assise aperta.


I dubbi


«L’amministrazione comunale - si legge in una nota sul caso - ha finora opposto alle proposte da noi avanzate solo imbarazzanti silenzi o affermazioni mistificatorie, come quella che le tamerici possano essere espiantate e ricollocate.

Tale ipotesi, infatti, oltre ad essere contraria al regolamento del verde, provocherebbe quasi sicuramente la morte di 50 alberi, oltre a dilatare enormemente tempi e costi dell’opera. Ci chiediamo quale rispetto abbiano gli amministratori della buonafede e dell’intelligenza dei cittadini. Come è noto, sono state raccolte online oltre 1200 firme contro l’abbattimento delle tamerici per mettere al loro posto un’inutile fila di parcheggi, comunque reperibili poco più a sud in aree prossime al lungomare.

Nella petizione si propone invece di mantenerle e destinare tutto lo spazio ad est di esse alla mobilità pedonale e ciclabile. La petizione è stata protocollata giovedì 19 e a norma dello Statuto Comunale può essere fatta propria e messa in discussione in forma di mozione da ogni consigliere comunale. Rivolgiamo quindi un appello a tutti e ciascuno di essi perché lo facciano in occasione del prossimo Consiglio, dimostrando così vero attaccamento agli interessi generali della città». La battaglia è portata avanti da Comitato per la mobilità dolce, Comitato per la salvaguardia di viale Cavallotti e del verde di Porto San Giorgio, Fuab Costa Macerata-Fermo, Italia Nostra Fermo, Legambiente Fermo e Società Operaia Garibaldi di Porto San Giorgio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA