Vitali del Cra dopo i cortei sulla Statale: «Poche critiche, la gente è con noi»

Vitali del Cra dopo i cortei sulla Statale: «Poche critiche, la gente è con noi»
​Vitali del Cra dopo i cortei sulla Statale: «Poche critiche, la gente è con noi»
di Serena Murri
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Mercoledì 7 Febbraio 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 13:32

FERMO Riuscita la manifestazione dei trattori. Altri presidi oggi a Jesi e domani a Castel di Lama. Luigino Vitali, portavoce del Cra (Comitato agricoltori riuniti) rimarca l'intento della manifestazione: «Volevamo arrivare alle persone ma in maniera pacifica». Così è stato, il corteo ha visto sfilare 18 trattori autorizzati dalla Questura, per non creare troppi disagi in fatto di viabilità. Al campo di Marina Palmense rimarrà il presidio con qualche trattore parcheggiato per qualche settimana, per lasciare una traccia tangibile del loro passaggio ma soprattutto del loro messaggio: no agricoltura, no futuro.

Il bilancio

«Non ci aspettavamo - dice Vitali - che tutti quei trattori partecipassero ai cortei. Non solo agricoltori, siamo rimasti colpiti anche dal fatto che fossero presenti tanti persone che la pensano come noi. Pensiamo che la manifestazione abbia avuto successo». Il loro intento era quello di far sentire la propria voce attraverso un corteo organizzato ma soprattutto pacifico, con la volontà di non creare problemi di ordine pubblico. Si è svolto il volantinaggio che si è protratto fino a tarda sera, soprattutto nei pressi della rotatoria di accesso all’A14. Forse i ragazzi che distribuivano i volantini hanno invaso un po' la carreggiata e si è creata qualche frizione con le auto già in colonna, ma nulla di più. La maggior parte delle persone, al netto di qualche problematica legata al traffico ma del tutto comprensibile, era con gli agricoltori.

«L'impressione sull'iniziativa di lunedì - sottolinea ancora Vitali - è stata estremamente positiva, sebbene sappiamo che vi siano anche tanti che ci criticano. In molti, vedendo le manifestazioni in Francia, vorrebbero che facessimo le stesse cose, ma la nostra non è... la rivoluzione francese. Semplicemente vogliamo che la nostra sia una protesta seria che abbiamo scelto di fare in maniera civica e pacifica. Tanti ci criticano dicendo che così non cambierà niente, ma il nostro pensiero è quello d'informare i cittadini sull'alimentazione. Da qui a 10 anni, cambierà tutto con l'introduzione dei cibi sintetici. La Francia ha un'altra idea di protesta e inoltre ha alle spalle i sindacati che sostengono gli agricoltori, a differenza nostra. Infatti, nella manifestazione di ieri, i sindacati non erano coinvolti. Ma noi abbiamo scelto la linea pacifica. Vogliamo protestare ma in maniera civile». Quando un settore è allo stremo delle forze, «è normale che la gente sia arrabbiata - spiegato -. Non la pensano tutti come noi, c'è sempre quel 10 o 20% che la pensa in maniera diversa, come chi lunedì ha tentato di invadere la A 14, cosa che gli è stata impedita dalle forze dell'ordine e che non era prevista dal nostro corteo. Mentre noi, siamo tutti concordi sulle manifestazioni pacifiche».

Il sindaco

Tra l’altro al punto di raduno è passato anche il sindaco Paolo Calcinaro di ritorno dalla Bit. «Una cosa che mi ha colpito positivamente - ha scritto in un post - è stata la presenza di molti giovani. Che ancora credono in un settore che è stato, ed ancora è, la storia della nostra nazione ma anche del nostro territorio».