Ascoli retrocesso in C, scontri nel dopo-gara: agenti feriti, mezzi danneggiati, lanci di pietre, bottiglie e mattoni

Ascoli retrocesso in C, l'ira dei tifosi colpisce tutti: scontri nel dopo-gara e lacrimogeni. Squadre nello stadio fino a tarda serata
Ascoli retrocesso in C, l'ira dei tifosi colpisce tutti: scontri nel dopo-gara e lacrimogeni. Squadre nello stadio fino a tarda serata
di Luigi Miozzi
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Sabato 11 Maggio 2024, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 09:47

ASCOLI È finita nel peggiore dei modi con gli ultras assiepati davanti ai cancelli dell’area di prefiltraggio tentando di sfondare i cordoni di sicurezza predisposti lanciando fumogeni a ridosso della tribuna.

C’è voluta una carica degli agenti di polizia in tenuta antisommossa e l’utilizzo dei lacrimogeni per cercare di disperdere i circa cinquecento tifosi che hanno sfogato la loro rabbia con un fitto lancio di bottiglie, fiaccole e bombe carta con squadre e dirigenti di entrambe le squadre costretti a rimanere all’interno dello stadio. Calci e pugni contro le recinzioni dell’area di prefiltraggio. 


L’epilogo

Un brutto epilogo che arriva al termine di una stagione deludente sotto tutti i punti di vista.

E alla fine è scoppiata la rabbia dei tifosi che addossano tutte le responsabilità della retrocessione in serie C alla proprietà, ai dirigenti e alla squadra. «Questa curva non retrocede» è il grido che si leva alto al termine della partita quando gli ultras sono rimasti per circa mezz’ora sugli spalti. Il risveglio non era stato dei migliori con uno striscione appeso sul cavalcavia ferroviario di viale Rozzi gravemente offensivo e di cattivo gusto nei confronti del patron Massimo Pulcinelli e un manichino appeso. Il tutto è rimasto esposto solo poche ore fino a quando il tutto è stato rimosso. 

Il corteo

I tifosi si erano dati appuntamento alle 19 all’incrocio di viale Indipendenza per partire tutti insieme in corteo verso il Del Duca. Cori e canti di incitamento per far sentire, semmai ce ne fosse stato bisogno, l’attaccamento ai colori bianconeri. durante tutto il percorso. Quando gli ultras sono passati sotto la tribuna hanno iniziato a fischiare e ad insultare la dirigenza bianconera e, soprattutto all’indirizzo di Pulcinelli e De Santis. Una volta entrati in curva nord, i circa tremila tifosi bianconeri hanno trasformato il Del Duca in una bolgia coinvolgendo anche gli altri spettatori assiepati assiepati negli altri settori dello stadio, a comimnciare dalla tribuna Mazzone seguiti da quelli della tribuna centrale. Sottolineato anche dallo scoppio di numerosi petardi. Un vero e proprio boato si è alzato in cielo quando Botteghin ha trovato l’incornata vincente. Il gol ha dato ancor di più la carica ai tifosi e riacceso la speranza di agganciare almeno i playout. Fino al 25’ del primo tempo i risultati provenienti dagli altri campi, con Bari e Ternana passati entrambi in vantaggio, hanno avuto l’effetto di una doccia gelata. Ma dopo un attimo di scoramento, gli ultras hanno incominciato nuovamente a supportare la squadra fino all’ultimo minuto di gara, nonostante con il passare dei minuti si concretizzava sempre più lo spettro della retrocessione. Al triplice fischio, tutta la curva ha continuato a cantare, un tripudio di sciarpe e bandiere bianconere sventolate con orgoglio a testimoniare il forte attaccamentro . 

Lo striscione

«Giocatori e società via dalla città» è lo striscione esposto in curva prima di riservare una salva di fischi quando la squadra ha provato ad avvicinarsi al settore occupato dai tifosi dell’Ascoli. Poi il clima di guerriglia scoppiato davanti alla tribuna. 

Il bilancio degli incidenti

Agenti di polizia feriti, mezzi della Questura e dei carabinieri danneggiati, così come l'auto di una steward e suppellettili dei bar. E' pesante il bilancio degli incidenti avvenuti ieri sera Diverse le auto di polizia e carabinieri che sono state danneggiate dal lancio di pietre, mattoni, bottiglie, perfino transenne e una bicicletta, lanciate al di là della recinsione che divide il piazzale dello stadio dalla zona cuscinetto antistante la tribuna centrale. Decine le bombe carta fatte esplodere dentro e fuori lo stadio. La Questura ha iniziato a visionare le tante immagini registrate dalle telecamere di sicurezza esterne ed interne allo stadio per identificare gli autori degli incidenti.

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