Lube, si lavora per mettere sotto scacco Verona: la gara 3 di domenica è determinante per il futuro

Lube, si lavora per mettere sotto scacco Verona: la gara 3 di domenica è determinante per il futuro
Lube, si lavora per mettere sotto scacco Verona: la gara 3 di domenica è determinante per il futuro
di Gianluca Pascucci
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Sabato 25 Marzo 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 15:17

CIVITANOVA Vigilia di gara tre del quarto di finale dei playoff scudetto con grande calma piatta in casa Cucine Lube. Contraddicendo la regola, non scritta, che chi perde spiega, lo staff della società cuciniera è chiuso in un assordante silenzio alla ricerca della chiave per poter mettere sotto scacco Verona. Gli avversari della Cucine Lube viaggiano con il vento in poppa. 


Il pubblico

Sono in serie positiva da ben nove turni e domani avranno il primo dei tre match ball per conquistare quella che per Verona, rinata sotto tutti i punti di vista: da quello societario a quello tecnico e dei giocatori, sarebbe uno storico traguardo.

Il pubblico dell’Eurosuole Forum è chiamato a suonare la sveglia, a trascinare i ragazzi di coach Blengini oltre l’attuale ostacolo, apparentemente insormontabile come i 220 cm di altezza del talento russo Sapozhkov. Se la Lube è ferita e silenziosa, Verona, è carica e galvanizzata. Mantenendo fede alla scaramanzia a presentare il match di domani è il vice coach Dario Simoni che in una lunga conversazione, dalle pagine del sito ufficiale della società, svela i temi ed i motivi di orgoglio della formazione scaligera. 

I temi

«Abbiamo raggiunto un grado di consapevolezza maggiore rispetto a quello che avevamo all’inizio – ha detto Simoni - abbiamo perso contro Piacenza in Coppa Italia e lì l’inesperienza si è vista perché poi abbiamo perso quattro partite di fila. Fermo restando che anche Civitanova ha dei giocatori molto giovani, che forse pagano lo scotto di questi playoff – sottolinea il coach - siamo la squadra ad aver commesso meno errori in questi playoff? Su questo Rado è maniacale, è molto attento agli errori che la squadra commette. In partita, per tutto l’anno ha spinto in maniera pesante sulla gestione del colpo. L’idea è che se la palla non è buona va messa di là e poi si riparte con difesa e attacco. Arriviamo da una partita molto tirata, ci sono state più partite all’interno della singola gara e alla fine ce l’abbiamo fatta – ricorda a proposito di gara due -. Tra il terzo e il quarto set abbiamo avuto un momento di difficoltà. Di solito c’è un trascinatore e gli altri gli vanno dietro, ma in questo caso Mozic, Sapozhkov e Keita insieme hanno ricompattato la squadra, che ha ripreso in mano la partita. Difficilmente ho visto questo ed è stata una cosa molto bella e importante perché ha dato davvero l’idea di squadra, senza nulla togliere a Spirito, Mosca, Gaggini e Grozdanov. - evidenzia Simoni - ce la dobbiamo sudare questa qualificazione, perché anche l’anno scorso Civitanova era sotto due a zero e poi ha vinto 3 a 2». 

I dettagli

«Siamo in vantaggio, però non vuol dire niente perché in queste due partite siamo stati sotto – dice Simoni entrando nello specifico del match di domani - sarà molto tosta. Nel momento in cui provi a forzare il servizio e loro ricevono con Balaso, che è un giocatore incredibile, capisci che magari non è il caso di battere spin, ma di puntare sulla flot. Nelle ultime tre settimane abbiamo lavorato tanto in maniera analitica sul muro per i centrali e per i laterali, Grozdanov e Mosca sono cresciuti molto e credo che questo sia il frutto del lavoro svolto». 

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