​Figc, il presidente Panichi: «Il calcio di marchigiano sta bene ma i violenti qui non li vogliamo»

"Qualcosa è accaduto sia in campo che sugli spalti"

Figc, il presidente Panichi: «Il calcio di marchigiano sta bene ma i violenti qui non li vogliamo». Nella foto Panichi con Gravina
Figc, il presidente Panichi: «Il calcio di marchigiano sta bene ma i violenti qui non li vogliamo». Nella foto Panichi con Gravina
di Giuseppe Moreschini
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Domenica 9 Aprile 2023, 11:30
Il calcio dilettantistico marchigiano ha imboccato il rettilineo d’arrivo. Con il presidente del Comitato Marche della Figc Ivo Panichi si è fatto il punto della situazione. 
Presidente Panichi, come è andata finora la stagione 2022/23?
«Nonostante qualche difficoltà dovuta al maltempo i campionati si stanno concludendo secondo i calendari previsti. Quindi bene». 
Di solito nel finale di stagione crescono le apprensioni: che si sente di dire a tal proposito? 
«In questi momenti ci sono delle società che sentono in modo particolare l’importanza delle gare che li porta a dire di giocarsi tutto nelle ultime giornate: comprendo il peso che hanno queste società, i sacrifici che affrontano mettendoci tanta passione. Il venir meno di un obiettivo è un dispiacere ma bisogna prendere la cosa con filosofia, come lo sport insegna».  
Non sono mancati fenomeni di violenza (e anche di razzismo) sia verso gli arbitri che sugli spalti: qual è la sua opinione? 
«Anche l’arbitro sbaglia e continuerà probabilmente a sbagliare ma questo non può dar luogo ad atteggiamenti che violino le norme sportive. Anche loro avvertono le pressioni e le responsabilità in vista delle ultime partite. Fortunatamente non abbiamo avuto gravi casi di aggressioni verso di loro. Anche sugli spalti non ci sono stati casi eclatanti di violenza rispetto ad altre regioni, anche se qualcosa è successo anche da noi, inutile negarlo. Ed è per questo che dobbiamo essere molto attenti sia noi come organizzazione ed anche le società. Ripeto deve esserci rispetto verso tutti, senza mai arrivare alla violenza». 
Lo scorso anno ci fu l’allarme sull’esiguo numero degli arbitri: com’è la situazione attuale? 
«L’organico è sempre molto risicato ma finora grazie all’organizzazione del presidente del Comitato Regionale Arbitri delle Marche Riccardo Piccioni, con il quale mi sento almeno una volta a settimana per sapere come vanno le cose, le partite si sono svolte tutte regolarmente». 
Tra le critiche verso gli arbitri non c’è tanto l’aspetto tecnico quanto quello comportamentale: le risulta? 
«Con il presidente Piccioni ci siamo confrontati spesso sull’argomento: lui quello che più raccomanda ai suoi ragazzi è l’atteggiamento. L’errore del rigore dato o non dato, del fuorigioco, può starci, ma l’atteggiamento è troppo importante. È una cosa che con Piccioni condividiamo». 
Sono uscite le nuove disposizioni per il completamento degli organici per la prossima stagione: che novità ci sono? 
«Lo scorso anno con l’Eccellenza a 17 squadre con 4 retrocessioni in caso di completamento organici avevamo stabilito di partire con la retrocessa alternandola con una non promossa. Ora l’abbiamo ripetuto con la Promozione che ha due gironi a 17 e l’obiettivo è di portarli a 16, e ci torneremo. Questo vale solo per la Promozione, mentre per le altre categorie vale sempre l’alternanza non promossa-retrocessa». 
È stata la prima stagione con i tre under obbligatori in campo: sarà così anche per il futuro? 
«Queste sono decisioni che si prendono a livello nazionale. Per la prossima stagione ancora non ci siamo pronunciati a livello centrale in quanto c’è un pensiero abbastanza variegato tra chi dice che la norma è utile e importante per i ragazzi, e chi invece pensa che non può essere considerato under in Promozione un ragazzo a 21-22 anni. Il 22 aprile nel Consiglio Federale verranno definiti i criteri per i prossimi fuoriquota». 
Tornano le rappresentative: come siamo messi? 
«Finalmente e sono contento che dopo gli anni del Covid ripartiamo con questa iniziativa a livello nazionale che è sempre una soddisfazione per i ragazzi che vi partecipano. Il torneo di Calcio a 5 si è appena concluso in Veneto e purtroppo per noi non è andata benissimo: abbiamo avuto solo l’Under 19 qualificata agli ottavi che è poi stata eliminata dall’Emilia Romagna. Per il calcio a 11 ci sarà a Torino dal 20 aprile e parteciperemo con 4 rappresentative U15, U16, U17 e Femminile». 
 
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