Presidio alla Saipem con 600 lavoratori
"Il governo blocchi la dismissione Eni"

Lo striscione del corteo Saipem sorretto anche dai politici
Lo striscione del corteo Saipem sorretto anche dai politici
di Lorenzo Furlani
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Giovedì 20 Novembre 2014, 14:40 - Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 18:07
FANO - Seicento lavoratori hanno partecipato stamattina al presidio davanti al cancello della Saipem di Fano. Dalle 8,30 alle 10,30, si sono svolte due ore di sciopero in tutti gli stabilimenti italiani dell'azienda - leader mondiale nella progettazione e costruzione di impianti di estrazione, trasporto e lavorazione di petrolio e gas - che occupa complessivamente 45 mila lavoratori, di cui 7.500 sul territorio nazionale.







Massiccia la partecipazione dei dipendenti della sede fanese, che con i suoi 1.250 dipendenti costituisce il principale stabilimento industriale del territorio.



"Il Governo blocchi la dismissione di Saipem da parte di Eni - hanno protestato i lavoratori sostenuti da tutte le sigle sindacali -. Eni deve rivedere il suo modello industriale, puntando sulla dimensione produttiva piuttosto che su quella finanziaria".



Un blocco stradale con corteo è stato organizzato intorno alla grande rotatoria di fronte allo stabilimento, all'inizio di via Toniolo.



Accanto ai lavoratori hanno partecipato al presidio il sindaco di Fano Massimo Seri, la parlamentare fanese Lara Ricciatti di Sel e i consiglieri comunali Renato Claudio Minardi (presidente), Maria Antonia Cucuzza, Carla Luzi, Hadar Omiccioli e Cristian Fanesi, che peraltro è dipendente dell'azienda. Al termine della manifestazione è giunto anche il deputato pesarese Andrea Cecconi del movimento 5 Stelle.



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