Auto sfrattate dal centro di San Benedetto, il Politecnico di Torino studierà come pedonalizzare il cuore della città

Auto sfrattate dal centro di San Benedetto, il Politecnico di Torino studierà come pedonalizzare il cuore della città
Auto sfrattate dal centro di San Benedetto, il Politecnico di Torino studierà come pedonalizzare il cuore della città
di Alessandra Clementi
3 Minuti di Lettura
Domenica 19 Febbraio 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 07:28

SAN BENEDETTO - Sarà il Politecnico di Torino a redigere il nuovo Piano urbano della mobilità sostenibile per riorganizzare la viabilità e la mobilità della Riviera e mercoledì è in programma un primo incontro. E’ prevista una forte pedonalizzazione del centro con recupero dei posti auto a nord presso la stazione ferroviaria e a sud con un silos che si andrà a realizzare in via Romagna.

 
Il summit


Era uno degli obiettivi dell’amministrazione Spazzafumo che ora sta prendendo forma ovvero un Piano del traffico destinato a ridisegnare la viabilità urbana, sempre più intasata dalla presenza di auto soprattutto nella zona centrale.

L’orientamento è quello di rendere il più possibile pedonalizzata la zona centrale, nel quadrilatero delimitato dalla statale 16, via Roma, il torrente Albula e il lungomare, attraverso una Zona a traffico limitato come ormai avviene in gran parte delle città italiane, quindi spingere gli automobilisti a lasciare la propria macchina alle porte del centro per poi spostarsi a piedi. Così anche San Benedetto avrà il suo piano che viene atteso da decenni.

Per la redazione dell’elaborato occorrerà almeno un anno e già l’amministrazione ha stanziato la somma di 100mila euro, mentre per l’attuazione del Piano si potrebbe attingere dai fondi europei e regionali. Il prossimo 22 febbraio si terrà il primo incontro tra il Politecnico e il Comune. «Puntiamo molto su questo Piano – spiega l’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli – proprio per rendere più vivibile la città, da troppo tempo imbottigliata nel traffico e senza un disegno complessivo che prenda in considerazione tutti i vari aspetti della mobilità». Altro obiettivo del Pums sarà quello di alleggerire il centro dai mezzi pesanti soprattutto quelli che transitano sulla statale 16. 


Le direttive


Il Pums non si occuperà solo di viabilità automobilistica ma anche di mobilità alternativa e quindi il potenziamento degli autobus ma soprattutto invogliare gli utenti a utilizzare i bus e quindi i mezzi pubblici, cultura che a San Benedetto ha fatto sempre fatica a prendere piede. Così come sarà inserita la rete delle piste ciclabili e al riguardo si discuterà dell’intenzione di proseguire il percorso ciclabile che parte dal Ponterotto e oggi arriva fino a via Piemonte cercando di raggiungere il lungomare attraversando la ferrovia. Ma parlando di Ztl, percorsi pedonali, emerge subito la necessità di realizzare nuovi parcheggi. Dove? Presto detto a cominciare dalla nuova area sosta in prossimità della stazione dove verranno reperiti ben 170 posti auto, così il silos che si intende realizzare al posto dell’attuale sede dell’Asur in via Romagna che sarà ceduta al Comune con una permuta per poter ottenere l’area di via Sgattoni dove verrà realizzato il nuovo ospedale. 


L’ipotesi


Resta anche l’ipotesi del parcheggio sopra l’Albula anche se la copertura del torrente creerebbe più di una perplessità. Quindi un Pums che prevede le necessità di mobilità delle persone e delle merci con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nelle città e nei loro dintorni.

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