Spazzafumo vuole fare il restyling al centro della città: in arrivo un nuovo Piano regolatore

Il sindaco Spazzafumo in consiglio comunale
Il sindaco Spazzafumo in consiglio comunale
di Alessandra Clementi
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Domenica 13 Febbraio 2022, 05:10

SAN BENEDETTO - Sedici pagine di buoni propositi per delineare la San Benedetto che la squadra Spazzafumo intende realizzare. Un programma di mandato che la minoranza non ha mancato di definire la “letterina di San Valentino e un “piano senz’anima”. 

 

A illustrare il programma di mandato il primo cittadino facendo anche un sunto di questi primi 100o giorni e sottolineando le criticità che si sarebbe ritrovato, ereditate dalla passata giunta. «Se non realizzerò questi obiettivi, non mi presenterò più a differenza di chi ho qui davanti- ha esordito il sindaco Spazzafumo - In due giorni ho risolto nodi che bloccavano l’impianto di videosorveglianza ed entro il 30 prossimo marzo dovrà terminare l’installazione delle telecamere. Il settore urbanistica l’abbiamo trovato ai minimi termini». Poi il sindaco è passato ad elencare le opere pubbliche che intende realizzare dal restyling di piazza Montebello, così viale Buozzi, la rotonda Giorgini, il recupero dell’ex liceo in via Leopardi, la sistemazione di piazza Ancona, piazza Dante, e villa Rambelli. 

Un programma di mandato subito smontato dall’opposizione. A cominciare dall’esponente dei Verdi Annalisa Marchegiani che ha esordito dicendo: «Sedici pagine di propaganda dove non c’è nulla. Per quanto riguarda la sanità occorre identificare l’area per il nuovo ospedale come la zona Brancadoro. La vostra priorità è la pianificazione, viene annunciato un Piano regolatore ma allo stesso tempo sostenente di voler realizzare anche varianti. C’è grande confusione». Di mancanza di idee e strategie ha parlato l’ex sindaco Piunti: «Sembra arrivato il messia che sistemerà tutti i mali di San Benedetto. Siete capaci solo di guardare nello specchietto retrovisore. Una letterina di San Valentino. A Villa Rambelli abbiamo dato noi nuova vita. Proseguendo sempre dai banchi del centrodestra Andrea Traini ha tuonato: «E’ un documento generico. Un elenco senza anima e senza visione». Non si è fatta attendere la staffilata da parte di Simone De Vecchis: «Il centrodestra fu coerente perché a fronte di un programma scarno poi non realizzò nulla».

Un’arringa quella dell’avvocato Paolo Canducci: «Programma che non è calato sulla città, non c’è parola sull’attuazione del Piano del porto. Se vuole le metto a disposizione il mio programma». «Stiamo lavorando ma non lo pubblicizziamo», ha svelato Umberto Pasquali. Due i due gruppi di lavoro: uno sul porto, presidente Peppe Fiscaletti, con Serafino Angelini, Nazzareno Torquati e Michele Del Zompo; l’altro “Ripartiamo da Onorati”, presidente Angelini, affiancato da Stefano Novelli, Annalisa Sinatra, Chiara Camaioni con il Politecnico di Torino

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