Bici selvagge, centro città e lungomare sotto assedio ma è in arrivo il repulisti della polizia municipale

Bici selvagge, centro città e lungomare sotto assedio ma è in arrivo il repulisti della polizia municipale
Bici selvagge, centro città e lungomare sotto assedio ma è in arrivo il repulisti della polizia municipale
di Marco Braccetti
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Giovedì 24 Febbraio 2022, 07:40

SAN BENEDETTO - «Dalla nuova amministrazione abbiamo avuto l’input di intensificare un’operazione che già svolgevamo in passato. I risultati stanno arrivando e arriveranno ancora di più da qui alle prossime settimane». Così, il vicecomandante della polizia municipale, Giuseppe Brutti, descrive il repulisti portato avanti dai vigili sul fronte della sosta selvaggia delle bici.

Nel corso degli ultimi mesi, sono stati rimossi oltre 40 mezzi posteggiati irregolarmente. L’azione degli agenti si è concentrata in queste zone: angolo tra le vie Sauro e Torino, largo Nilde Iotti, angolo vie Roma e Mentana, via Molise, via Sabotino, area della stazione ferroviaria e le aree tra le vie Giovanni XXIII, Curzi, Livenza, Solferino, Pizzi e La Spezia. «Abbiamo in programma di proseguire, soffermandoci in particolare intorno all’isola pedonale del centro» annuncia Brutti. 

Ma qual è l’iter che viene seguito in situazioni del genere? In primis, gli agenti notano i mezzi posteggiati irregolarmente e affiggono sul posto un avviso di rimozione che deve restare lì per almeno sette giorni. Se la biciclette continua a non essere spostata anche dopo quel periodo, si passa all’azione e ci sono varie opzioni. La prima, ovviamente, è una valutazione del mezzo da rimuovere. Se si tratta di un rottame, viene subito smaltito come tale. Se, invece, si tratta di una bici ancora funzionante, viene prelevata e posta in giacenza nei magazzini municipali per un anno, in attesa che il legittimo proprietario ne richieda la restituzione. In tal caso, il diretto interessato dovrà pagare una multa che va da 25 a 150 euro. Ma non sempre le bici rimosse vengono poi “rivendicate” dal proprietario. In tal caso: scaduti i termini di custodia, i mezzi diventano a tutti gli effetti di proprietà pubblica e l’amministrazione comunale, generalmente, li dona a enti o associazioni di beneficenza. 

Intanto, con un recente atto ufficiale della giunta Spazzafumo, il Comune si è candidato al programma “Comuni Ciclabili” della “Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta - Fiab Onlus” per il triennio 2022-2024.

La città sarà quindi valutata secondo gli standard fissati dalla Fiab e, qualora dovesse rientrare nei parametri dettati dall’organizzazione, sarà promossa a livello nazionale per i servizi che offre agli utenti e agli appassionati della bicicletta.

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