Area Brancadoro in giunta, è bufera: «Una trovata per evitare il Consiglio»

Area Brancadoro in giunta, è bufera: «Una trovata per evitare il Consiglio»
Area Brancadoro in giunta, è bufera: «Una trovata per evitare il Consiglio»
di Alessandra Clementi
3 Minuti di Lettura
Lunedì 15 Gennaio 2024, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 07:19

SAN BENEDETTO Cancellare, attraverso un voto di giunta, il piano particolareggiato previsto dalla legge urbanistica per poter consentire un intervento diretto sull’area Brancadoro e così evitare passaggi in consiglio comunale. Operazione che avrebbe in animo il gruppo Sideralba acquirente dell’area tra lo stadio e la statale 16, che oggi vede salire sull’Aventino gli esponenti di Sinistra italiana.

La difesa della norma

L’articolo 49 delle norme tecniche di attuazione prevede che per qualsiasi progetto da realizzare nell’area Brancadoro occorre un piano particolareggiato di iniziativa pubblica o privata, così come avvenuto per la zona di Pio X.

Quindi basterebbe cancellare da questo articolo di legge tutti i riferimenti alla necessità del piano particolareggiato e verrebbe consentito un intervento edilizio diretto sull’area Brancadoro senza la necessità di strumenti attuativi ulteriori come appunto il piano particolareggiato. Riducendo così tempi e passaggi politici. Quanto riportato nel parere legale allegato al progetto dell’area Brancadoro protocollato un mese fa in Comune.

L’attacco

«Ma chi deve fare questa semplice, piccola modifica delle norme tecniche di attuazione? – si chiedono gli uomini di Sinistra italiana Luca Spadoni e Giorgio Mancini - Il litigioso consiglio comunale con maggioranza traballante e con un unico consigliere di scarto sulla minoranza? No, dicono i legali di Rapullino: basta una semplice delibera della giunta come previsto dalla vecchia legge edilizia regionale del 92, oggi superata da quella nuova. Ci immaginiamo il plauso entusiastico dei tanti cantori locali dei mirabolanti progetti previsti: Accelerare, accelerare. Via il campo di broccoli. La città ha bisogno di impianti sportivi».

Mani libere

Ma cosa comporterebbe questa eventuale modifica alle norme urbanistiche? La prima, secondo Sinistra italiana, che non occorrerebbe più una pianificazione dell’intero comparto dell’Area Brancadoro e quindi Rapullino potrebbe realizzare i suoi progetti autonomamente, senza coinvolgere i proprietari delle altre porzioni dell’area. La seconda riguarderebbe lo spazio da destinare a verde che sarebbe rimesso alla discrezionalità del proprietario a suo piacimento. Così come si andrebbe a saltare il passaggio della Valutazione ambientale strategica.

L’esproprio

«A tutto questo - termina Sinistra italiana - va aggiunto il vero e proprio esproprio forzato delle funzioni e prerogative del Consiglio in materia di pianificazione urbanistica in favore della giunta. Ci sarebbe abbastanza per respingere nettamente i consigli “disinteressati” di imprenditori con interessi ben precisi, ma purtroppo l’inadeguatezza, l’incapacità, la soggezione che ha ormai inequivocabilmente dimostrato l’amministrazione Spazzafumo non ci fa dormire sonni tranquilli».

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