Campi sportivi, onde artificiali e il paddle nell'area Brancadoro a San Benedetto. Rapullino pronto ad investire 15 milioni

L'area Brancadoro
L'area Brancadoro
di Alessandra Clementi
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Mercoledì 21 Giugno 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 16:43

SAN BENEDETTO - «San Benedetto può assurgere da esempio di cambiamento per il futuro in Europa». Parte da questo presupposto dell’imprenditore Luigi Rapullino il progetto per l’area Brancadoro che in questa prima fase si fermerà al verde e all’impiantistica sportiva per poi svilupparsi e completarsi nei prossimi 5 anni. Elaborato che sarà presentato alla città a metà luglio. 
 
Piscina con onde artificiali per il windsurf, campi da tennis e da paddle, campi da calcio. Solo per dire alcune delle discipline che potranno trovare spazio nell’area Brancadoro che diventerà una zona polivalente tra viale dello Sport e la statale 16. Duecentomila metri quadrati che acquisiranno una valenza prettamente sportiva. Almeno per ora. Si tratta di un progetto che avrà una genesi e un’evoluzione che si protrarrà per almeno 5 anni e ora l’obiettivo del titolare della società Sideralba è quella di non creare polemiche, dividere e agitare troppo le acque. Quindi il primo passo sarà compiuto nel rispetto di quelle che sono le destinazioni da Piano regolatore generale per questa area. «Vogliamo realizzare opere tutelando l’impatto ambientale- spiega Rapullino - Ci sarà molto verde. Si tratta di un progetto grande e importante il cui investimento non andrà sotto i 15 milioni di euro. Per il momento non ci saranno volumetrie ma sicuramente non si esaurirà in questa prima fase. Il piano verrà presentato prima all’amministrazione e poi ai sambenedettesi». Quindi si preannuncia un work in progress per un elaborato che porterà la firma dell’archistar Enzo Eusebi. Finora l’unico a visionare la bozza è stato il sindaco Spazzafumo che parla entusiasta di «opera avveniristica con tanto verde» destinata a diventare una sorta di Central Park della Riviera. Lo stesso imprenditore Rapullino afferma di sentire una forte attenzione attorno a questo progetto. Non a caso è stata già chiesta una commissione urbanistica, da parte del centrodestra attraverso i consiglieri comunali Emanuela Carboni, Aurora Bottiglieri, Pasqualino Piunti, Lorenzo Marinangeli, Simone De Vecchis, dove si chiedono informazioni su eventuali indirizzi operativi da parte dell’amministrazione comunale. 
 
Richiesta protocollata nei giorni scorsi ma ora si attende che la presidente Annalisa Marchegiani fissi una data per il tavolo tecnico politico. Lo stesso imprenditore e titolare dell’area dichiara: «Vogliamo un’opera ad alta sostenibilità ambientale. Sarà sicuramente un campo polivalente con tante discipline. Per la stessa piscina per il wind surf stiamo valutando che non crei problemi con le strutture che fanno da cornice a questa area». Per il momento, quindi, sembrano esclusi interventi che potrebbero richiedere varianti urbanistiche e quindi destinazioni diverse da quelle da Piano. 

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