SAN BENEDETTO - «Il progetto per l’area Brancadoro deve essere proposto dal Comune e non dai privati». Quanto afferma l’ex assessore all’urbanistica Paolo Canducci di fronte all’annuncio del piano particolareggiato di iniziativa privata che dovrà vedere un accordo tra tutti i proprietari terrieri dell’intero appezzamento, dove ciascuno andrà a realizzare delle opere.
I dettagli
Inizialmente Rapullino aveva proposto un intervento diretto per realizzare il suo progetto Sa Park che prevede in prevalenza impianti sportivi sull’area, ma questo avrebbe comportato una variante normativa che l’amministrazione non vuole, quindi si procederà con un piano particolareggiato. «Prendiamo atto con favore – spiega il capogruppo Canducci - che i proponenti hanno abbandonato l’idea di richiedere una variante alle norme tecniche di attuazione per poter procedere alla trasformazione parziale di un’area di importanza strategica della nostra città, quale è la zona Brancadoro.
Gli incontri
Nelle scorse settimane si sono svolti summit in municipio alla presenza dei maggiori proprietari di aree all’interno di Brancadoro, dei tecnici comunali e di diversi esponenti della maggioranza. Tavolo che tornerà a riunirsi il prossimo 24 aprile. Al riguardo Canducci interviene dicendo: «Restiamo sorpresi dal leggere di incontri ufficiali tra alcuni consiglieri di maggioranza e i proponenti, non ne comprendiamo l’utilità, i criteri di selezione dei consiglieri ammessi a partecipare e soprattutto non sono chiari i motivi per i quali questi incontri non sono estesi a tutto il consiglio comunale che, ricordiamo, dovrà esprimersi formalmente sull’approvazione del Piano particolareggiato una volta presentato. Pertanto invitiamo l’amministrazione a un confronto allargato con tutto il Consiglio e la cittadinanza per chiarire preventivamente gli obiettivi che si intendono perseguire e il percorso istituzionale che si vuole intraprendere, per evitare di commettere gli stessi errori che hanno caratterizzato l’iter progettuale della riqualificazione del Ballarin».