La sottosegretaria Lucia Albano: «La chitarra in chiesa e le feste della Marina»

La sottosegretaria Lucia Albano: «La chitarra in chiesa e le feste della Marina»
La sottosegretaria Lucia Albano: «La chitarra in chiesa e le feste della Marina»
di Luigina Pezzoli
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Domenica 14 Gennaio 2024, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 07:25

SAN BENEDETTO - La politica, una passione che coltiva già da giovanissima grazie a papà, il maggiore Giovanni Battista Albano, che gliela insegnava ogni giorno insieme all’amore per la patria. La sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano è nata e cresciuta a San Benedetto, dove vive ancora oggi, ma le origini della sua famiglia vengono da molto lontano.

«Mio padre – ricorda l’onorevole - quando era bambino, insieme ai miei nonni, fu tra le centinaia di migliaia di italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia costrette ad abbandonare le loro case per preservare la cittadinanza italiana.

Fu così che con la sua famiglia giunse nelle Marche, più precisamente a Fermo. Successivamente frequenta l’Accademia di Modena e presta servizio in varie città d’Italia, per poi essere trasferito come capitano al distretto militare di Ascoli, e decide di stabilirsi a San Benedetto insieme a mia madre Antonia conosciuta a Reggio Emilia».

Il liceo classico

Ed è nella Riviera delle Palme che nascono Lucia e le sue tre sorelle. «Ho frequentato il liceo Classico Leopardi alla fine degli anni Settanta. Si respirava il clima degli anni di piombo, con i cortei e le manifestazioni, gli scioperi e i picchetti a scuola. Poi, di colpo, ci siamo ritrovati negli anni Ottanta, quelli della discoteca, della crescita economica, della voglia di vivere. Degli anni al liceo conservo ricordi e amicizie bellissimi, tant’è che due compagni di scuola sono diventati i miei cognati, insomma quando la scuola diventa famiglia». Ed è proprio in questo periodo che Lucia coltiva diverse passioni e attività, che contribuiranno alla sua crescita personale e spirituale. «Frequentavo la parrocchia di Sant’Antonio, un riferimento per i giovani cattolici della città, grazie all’incontro con padre Silvano Castelli, che poi ha celebrato le mie nozze. Decido di aderire al Movimento giovanile francescano, partecipando anche ai primi convegni “Giovani verso Assisi”, incontri che proseguono ancora oggi. Sono gli anni in cui conosco Salvatore Nico, uno studente del liceo scientifico, con lui ho iniziato a condividere un percorso che ci ha portato al matrimonio e a creare la nostra bella famiglia». D’estate si organizza la vendita dei biglietti per la tombolata della Festa della Marina «ed aiutare così le parrocchie nelle varie attività, come il campo in montagna. Qui nasce la mia passione per le escursioni estive. Inizio a dilettarmi nel suonare il pianoforte e chitarra, a volte ho accompagnato celebrazioni religiose e momenti conviviali. C’era spazio anche per il canto nella corale padre Domenico Stella, con il maestro Barbara Salibrici, padre Luigi Foresi e tanti altri amici».

Il percorso spirituale

Il percorso umano e spirituale portano Lucia ad aderire, oggi, al Movimento di Comunione e Liberazione, ma «già allora ci si confrontava con l’impegno ed il volontariato: andavamo spesso a trovare i bambini di Santa Gemma o ad assistere gli anziani oppure a casa, dove mia mamma si occupava di tossicodipendenza e di disagio mentale». Laureata con il massimo dei voti alla Facoltà di Economia ad Ancona, frequenta il master Istao, allora presieduto dal professor Giorgio Fuà «che ho avuto l’onore di conoscere. Vengo selezionata da un multinazionale americana, l’attuale Accenture, dove lavoro per sette anni fra Italia ed estero, ma poi, dopo il matrimonio, decido di tornare a San Benedetto: era forte il richiamo della famiglia e della terra d’origine e desideravo che i miei figli nascessero e crescessero nella mia città, per me il posto più bello dove vivere. Nel frattempo, conseguo l’abilitazione come dottore commercialista ed anche per l'insegnamento. Ho insegnato in diversi istituti superiori della provincia, e molti anni al liceo di Ripatransone; la docenza resta tra le esperienze umane e di vita che più mi hanno segnato ed insegnato. Infine, l’invito a candidarmi alle elezioni nel 2018. Nel progetto politico a cui ho aderito mi sono pienamente riconosciuta ed è iniziata una nuova grande storia, che mi vede ora con un diverso ruolo, ma sempre con orgoglio a servizio della nostra amata Italia».

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