ASCOLI - Roberta De Beradinis, la moglie dell’imprenditore ascolano Maurizio Borgioni, è uscita dal carcere di Castrogno di Teramo. Alla donna, ritenuta la presunta responsabile della rapina in villa compiuta lo scorso mese di aprile ai danni del marito, difesa dall’avvocato Stefano Chiodini, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Detenzione domiciliare che è stata accordata anche al fratello Danile, difeso dal penalista Leonardo Grossi, finito anch’egli al centro della stessa inchiesta e arrestato lo scorso 4 agosto perché ritenuto, insieme con il tarantino Ivan Mele, complice della donna.
L’indagine sarebbe partita a seguito di una segnalazione fatta dallo stesso imprenditore alle autorità competenti a distanza di qualche giorno dalla sera del 27 aprile, quando fuori dal cancello della sua villa trovò due persone che si qualificarono come agenti della guardia di finanza i quali, una volta entrati all’interno dell’abitazione, gli legarono polsi e caviglie per poi rapinarlo. Per la Procura di Ascoli, dall’attività investigativa sarebbe emerso il ruolo chiave della moglie dell’imprenditore che, sebbene in fase di separazione, avrebbe architettato la rapina per mettere in atto una sorta di vendetta nei confronti del marito che nel frattempo avrebbe intrapreso un’altra relazione sentimentale. Da qui, sempre secondo quanto sostenuto dagli inquirenti, la donna con la complicità del fratello Danile avrebbe architettato il colpo nella villa dell’imprenditore.
I carabinieri di Ascoli che nel corso dei mesi hanno portato avanti le indagini coordinate dalla Procura del capoluogo piceno, avrebbero raccolto dei seri indizi di colpevolezza nei confronti dei tre arrestati e di un quarto indagato, rimasto a piede libero, grazie alle intercettazioni e alle triangolazioni delle chiamate intercorse tra loro.