ASCOLI - Mesi di indagini durante i quali i carabinieri non hanno tralasciato nessun dettaglio. E alla fine tutte le tessere di un complesso puzzle sono state messe al posto giusto fino a comporre il quadro accusatorio della Procura di Ascoli per scovare i responsabili della rapina ai danni dell’imprenditore ascolano Maurizio Borgioni.
È così che gli inquirenti sono arrivati a chiedere ed ottenere l’arresto della moglie del Re degli imballaggi, del fratello di lei e di un complice che avrebbero architettato il colpo messo a segno nell’aprile scorso. È oggetto di ulteriore approfondimento la posizione del quarto indagato, un dipendente della ditta di Borgioni, nei cui confronti non sono state emesse misure cautelari ma che ha subito perquisizioni e sequestri che potrebbero essere utili per accertare il ruolo avuto nella faccenda.
Le indiscrezioni
Ma stando ad alcune indiscrezioni, i carabinieri di Ascoli, che sull’attività di indagine mantengono il più stretto riserbo, stanno focalizzato la loro attenzione anche su altri episodi che avrebbero appreso in sede di indagine e che potrebbero essere utili per ottenere tutti gli elementi utili all’inchiesta.
L'ordinanza di custodia cautelare
Stando a quanto risulta dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Ascoli, emergerebbe il ruolo decisivo che avrebbe avuto Roberta De Berardinis, moglie dell’imprenditore, che sebbene ormai separati di fatto, avrebbe deciso, con l’aiuto del fratello Danile, di organizzare la rapina in villa, che sarebbe stata eseguita dal tarantino Ivan Mele insieme con un complice non ancora identificato, per una sorta di vendetta nei confronti del marito che, nel frattempo avrebbe intrapreso un’altra relazione sentimentale. Ma le intercettazioni telefoniche e le immagini catturate dalle telecamere dell’impianto di videosorveglianza avrebbero consentito di smascherare il piano.