Jesi, ragazza molestata sul bus
scoppia una rissa a colpi di bottiglie

Jesi, ragazza molestata sul bus scoppia una rissa a colpi di bottiglie
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Martedì 2 Giugno 2015, 21:54 - Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 16:27
JESI - In preda ai fumi dell'alcol e a un'aggressività sempre crescente, in via Giacomo Acqua all'incrocio con via Imbriani ieri pomeriggio è riscoppiata l'ennesima lite a colpi di bottiglie. E se tecnicamente se le sono date di santa ragione in due - per risolvere una questione personale, almeno così risulta dalle varie testimonianze raccolte sul posto dalle forze dell'ordine - alla furibonda lite hanno assistito una cinquantina di stranieri, per lo più sudamericani, nigeriani e marocchini usciti dal mini market e dai bar dalla zona. Strilli, paura e l'esasperazione dei residenti che hanno dato l'allarme al 112 e 113. "Non ne possiamo più", hanno detto alle forze dell'ordine, che sono intervenute tempestivamente con quattro pattuglie più un'auto civetta. Un dispiegamento di forze che ha impedito alla lite di trasformarsi in una rissa collettiva. Alla vista dei lampeggianti blu dei Carabinieri e della Polizia molti si sono allontanati, alcuni sono rimasti farfugliando qualcosa per minimizzare l'accaduto. Altri, che hanno assistito, hanno fornito alcuni elementi utili a ricostruire la dinamica dell'ennesimo episodio di intolleranza e di ubriachezza molesta nella bollente Porta Valle.

La scintilla è scoppiata verso le 15, su un autobus che conduce a Jesi. Un ragazzo di 21 anni nigeriano (O.I. le sue iniziali), pluripregiudicato residente a Jesi e in regola con il permesso di soggiorno, avrebbe tentato un approccio con una ragazza marocchina. Insistenze che non sono andate giù al fratello di lei, il quale ha subito messo in riga l'innamorato molesto. Ma quello, per tutta risposta, una volta scesi dalla corriera ha iniziato una serie di sfottò culminati con la scenata degradante di lui che si spoglia in strada. Quindi il marocchino gli sferra alcuni colpi di bottiglia in testa e lo lascia tramortito a terra. Accade tutto in pochissimi istanti, sotto gli occhi di altri connazionali e altri stranieri intervenuti a vedere ma che sembra non abbiano partecipato alla lite.

I residenti non ce la fanno, sono esasperati. E chiamano aiuto, come fanno ormai da tempo. Sul posto arrivano i Carabinieri e la Polizia. Raccolgono testimonianze, molte purtroppo inutili. L'aggressore si è dato alla fuga prima del loro arrivo e nessuno lo conoscerebbe, nessuno saprebbe descriverlo. Condizionale d'obbligo. Lo stesso ferito - accompagnato dall'ambulanza della Croce verde al Pronto soccorso dell'ospedale 'Carlo Urbani' e dimesso poco dopo con una prognosi di tre giorni - è risultato essere completamente ubriaco e non intende sporgere denuncia. Ha detto agli investigatori di non sapere chi lo ha aggredito e di non saper fare un identikit, comunque era una faccenda privata in cui non c'entrano le leggi italiane e le regole di buona convivenza civile. L'episodio, ripreso dalle telecamere attivate dall'Amministrazione comunale a Porta Valle, desta un certo sconcerto tra i residenti. E anche di questa ennesima lite si parlerà questa sera alle ore 21 al teatro Il Piccolo di San Giuseppe durante l'assemblea pubblica 'Una città più sicura' in cui il Sindaco Massimo Bacci insieme ai rappresentanti della Compagnia Carabinieri, del Commissariato e della Guardia di Finanza incontrano la cittadinanza.

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