Fabriano, l'appello del vescovo Massara ad aprire gli occhi: «Troppe famiglie soffrono nel silenzio»

Appello del vescovo ad aprire gli occhi:«Troppe famiglie soffrono nel silenzio»
Appello del vescovo ad aprire gli occhi:«Troppe famiglie soffrono nel silenzio»
di Marco Antonini
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Domenica 18 Dicembre 2022, 03:55

FABRIANO -  «Apriamo gli occhi sulla nostra città che ha vissuto tanti anni di benessere grazie alla presenza di grandi fabbriche ma che oggi, dopo le varie crisi economiche e sanitarie, ha tante famiglie che vivono nel bisogno. Anche se non lo dicono». E’ l’appello che monsignor Francesco Massara, vescovo di Fabriano – Matelica, ha lanciato a pochi giorni dal Natale. «Diamo uno sguardo particolare ai bisognosi che stanno nel silenzio, nel nascondimento. Che tante volte per vergogna non dicono i propri bisogni. E spesso neppure chi gli abita accanto si accorge che ha un bisogno» ha esordito il Vescovo. 

 
Le necessità


«Bisogni di tanti tipi: di una parola, di essere ascoltati, di un saluto.

E a volte anche di un pezzo di pane. La dignità della gente impedisce loro di andare a chiedere». Con l’invito a guardare oltre, perché molti non riescono a chiedere, per vari motivi, e spetta alla comunità stare vicino e comprendere concretamente. Il presule ricorda come i bisogni possano essere tanti. «A partire dalla grande attenzione da dare ai ragazzi e ai giovani. Invito a sostenere gli oratori: i nostri ragazzi hanno bisogno di luoghi sicuri dove si possano incontrare e dove possano scambiarsi le idee e crescere serenamente». 


Alle famiglie Massara lancia un monito: «Molti genitori non conoscono davvero i propri figli: non sanno come vivono. Spesso – prosegue - leggiamo notizie di alcolismo, di droga, di bullismo, di liti violente per futili motivi, piaghe della gioventù delle quali noi tutti siamo responsabili. Ognuno di noi deve mettersi a disposizione di questa città, con il cuore, per farla crescere nelle cose belle. Alla sera dobbiamo farci un esame di coscienza: cosa ho fatto io di buono durante la giornata? Perché se la città oggi è in questo modo, è anche responsabilità nostra. Renderla migliore, più bella, è nostro compito: siamo noi a fare la storia». L’augurio, quindi, è quello di «provvedere ai bisogni degli altri, saperli confortare e assistere. Abbiate il coraggio di investire su questo. È possibile investire anche solo in cose materiali. Ma poi succede l’imprevedibile che scombina tutto». 


In conclusione Massara, rivolgendosi a clero e fedeli ricorda che «l’unica cosa che non cambia nella vita è il bene che abbiamo fatto». Poi l’appello: «Diamo un po’ di attenzione con gesti concreti anche ai poveri che ci stanno accanto e che a volte, presi da noi stessi, non ci accorgiamo di averli vicini. Questo significa vivere il Vangelo nella vita di ogni giorno» conclude il vescovo che celebrerà il pontificale del giorno di Natale nella chiesa di San Biagio a Fabriano alle 11,15

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