Uccide con 15 coltellate l'ex moglie a Cerreto d'Esi, poi va dalla figlia: «Ho fatto un casino»

Uccide a coltellate l'ex moglie, poi stravolto dice alla figlia (minorenne): «Chiama subito il 112»
​Uccide a coltellate l'ex moglie, poi stravolto dice alla figlia (minorenne): «Chiama subito il 112»
di Federica Serfilippi
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Sabato 14 Ottobre 2023, 08:17 - Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 07:43

CERRETO D'ESI - Un altro femminicidio sconvolge le Marche. Una donna  - Concetta Marruocco -stanotte è stata uccisa a coltellate nella propria abitazione. In stato di fermo l'ex marito: dopo avere trascorso la mattinata in caserma, ha confessato l'omicidio ed è stato accompagnato in carcere a Montacuto. Il tragico fatto di sangue è avvenuto nella notte in un appartamento a Cerreto d’Esi, nel Fabrianese.

Secondo una prima ricostruzione, l'uomo sarebbe andato a casa dell'ex moglie verso le 3.

Aveva ancora le chiavi di casa: una volta entrato - nell'abitazione c'era anche la figlia minorenne della coppia - ha avuto una discussione, al cumine del quale l'uomo ha afferrato il coltello e si è scagliato contro la donna sferrandole almeno 15 fendenti.

Donna uccisa a coltellate nella notte, il marito ha confessato

Subito dopo l'ex marito, Franco Panariello, operaio di 55 anni, è andato in camera della figlia, l'ha svegliata e le ha detto: «Ho fatto un casino, chiama il 112». L'uomo era  già a processo per maltrattamenti nei confronti della donna e della stessa figlia: l'ultima udienza c'è stata il 13 settembre. Mamma e ragazza avevano trstimoniato contro di lui in una udienza particolarmente sofferta dove Concetta Marruocco aveva anche raccontato di avere subito violenza sessuale. 

La coppia è originaria di Torre del Greco e ha altri due figli maggiorenni che abitano altrove. Ieri sera Panariello sarebbe andato al pronto soccorso per un malore. Dopo essere stato dimesso, è tornato a casa, da dove è uscito di nuovo, diretto all'abitazione della moglie, per un chiarimento. Indagano i carabinieri, il pm incaricato è Paolo Gubinelli. I reati contestati all'uomo sono omicidio volontario pluriaggravato dai futili motivi, dall’uso dell’arma, dal vincolo di parentela e dall’aver violato il divieto di avvicinamento che aveva nei confronti dei familiari.

Il sindaco: «Il caso era noto ai servizi sociali»

“Un caso che – ha spiegato il sindaco di Cerreto D'esi David Grillini – era noto ai servizi sociali”. “Siamo colpiti – ha spiegato il primo cittadino - da questo drammatico fatto. La comunità è  sconvolta. Siamo in una situazione difficile, posso aggiungere che dal punto di vista dei Servizi sociali abbiamo operato con tutte le tutele possibili,  il caso era noto. La situazione era difficile ma non ci aspettavamo che sfociasse in questi termini. Erano state prese tutte le tutele”.

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