FANO - La violenza è esplosa all’improvviso in una condizione di esasperazione e disagio familiare e in un modo feroce che ha prodotto un effetto irreparabile. Una donna è morta ieri sera a Fano nella sua abitazione, nel quartiere Poderino, strangolata dal marito.
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L’uomo ha poi cercato di togliersi la vita ingerendo degli psicofarmaci. Il delitto è stato scoperto da un figlio della coppia che rientrato a casa per l'ora di cena ha trovato in camera da letto l'orrore. L’allarme al 112 è stato dato intorno alle 20, sul posto pochi minuti dopo sono arrivati l'ambulanza del 118 e poliziotti del commissariato.
L’ennesimo femminicidio
L’ennesimo femminicidio, a pochi giorni dalla giornata contro la violenza sulle donne, travolge una coppia di coniugi, lei 66 anni e lui 70: una famiglia agiata che vive in una villetta di via Montefeltro, strada defilata tra Poderino e Fano 2. La vittima è Rita Talamelli, il marito, che secondo la prima ricognizione della scena del delitto è accusato di averla ammazzata con le mani strette intorno al collo, è Angelo Sfuggiti.
Un ex esercente molto noto in città perché fino a 5 anni fa insieme al fratello gestiva la rinomata pizzeria Angelo di Rosciano, un’attività storica condotta con successo per quasi mezzo secolo (48 anni), con la sede prima nel pressi dell’ex caserma Paolini, poi trasferita nella frazione periferica.
L'indagine
L’omicidio, sul quale indaga il commissariato della polizia di Stato sotto la guida del dirigente Stefano Seretti, sarebbe stato commesso nel cono d’ombra di una malattia che aveva modificato l’equilibrio familiare fino a corrodere, secondo l’evidenza, la relazione coniugale. La signora Rita era stata colpita anni fa da un aneurisma, dal quale non si era pienamente ripresa sul piano neurologico. In seguito sarebbero insorti anche problemi di carattere psichiatrico. La coppia era seguita a domicilio dai servizi sanitari.
Il marito Angelo si era dedicato dall’inizio all’assistenza della consorte, le stava accanto, l’accompagnava nelle passeggiate vicino a casa. Negli ultimi tempi le condizioni della donna erano peggiorate. Secondo le prime indicazioni degli investigatori, in base allo scenario più verosimile dei fatti, su cui sono in corso tuttora gli accertamenti, proprio questa condizione di sofferenza e fragilità che aveva minato la coppia avrebbe provocato, in un momento di esasperazione e quindi di debolezza dell’uomo, l’azione omicida.
Angelo Sfuggiti è stato trovato dal figlio in uno stato confusionale, sul letto della camera matrimoniale. La donna era stesa a terra priva di vita. Il medico legale ha rilevato segni intorno al collo e ha constatato dalla rigidità del corpo che la morte dovfrebbe risalire a qualche ora prima.
Piantonato in ospedale
Dalla villetta di via Montefeltro alle 22,30 di ieri è partita l’ambulanza che ha portato il marito alll'ospedale Santa Croce dopo il tentativo di suicidio. In casa c'erano ancora gli inquirenti per i rilievi. Ora l'uomo, che non è in pericolo di vita, è in stato di arresto, piantonato dalla polizia. Il cadavere della donna, al termine degli accertamenti della polizia scientifica, è stato portato via dai necrofori nella notte, poco prima dell'1,30, e trasportato all'obitorio a disposizione dell'autorità giudiziaria per l'autopsia.
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