Fano. messa a dimora di 800 piante: così respira Monteschiantello

Messa a dimora di 800 piante, così respira Monteschiantello
Messa a dimora di 800 piante, così respira Monteschiantello
di Andrea Amaduzzi
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Domenica 26 Novembre 2023, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 12:03

FANO Altri 800 alberi messi a dimora nelle campagne fanesi. Stavolta l’area è quella di Monteschiantello, non lontano dall’impianto di tiro a volo, mentre la firma è di Aes, la società che si occupa della distribuzione del gas, che ha pianificato l’iniziativa con Comune, Legambiente e l’azienda agricola Terramare.

 
L’occasione


A offrire l’occasione è invece per un verso la Festa degli alberi, che sotto il claim “un albero per ogni nuovo nato” martedì alle 9 vedrà convergere su quell’ettaro i diversi attori, e dall’altro dal Piano di riforestazione urbana approvato più di un anno fa.

Nel documento quello di Monteschiantello, dove è orientata anche un’operazione analoga ideata da Lupus in fabula e iscritta al crowdfunding promosso dalla Fondazione Carifano per la piantumazione di altri 900 alberi, è uno dei dieci siti selezionati per la implementazione di boschi assieme ad Ulivo, Belgatto, Tre Ponti, Caminate, Rosciano, Falcineto, San Cesareo, La Gazza e Le Cave.

Quella di Aes si pone come «azione di compensazione ambientale» ma ambisce anche a rappresentare «un modello di sviluppo sostenibile, specie in un momento storico così delicato per il pianeta», risultando in aggiunta organica «alle scelte strategiche aziendali volute dal consiglio d’amministrazione» composto dal presidente Fausto Baldarelli, dall’ad Nicola Niccolai e dal consigliere Mattia De Benedittis.

Una filosofia che ha permesso di sovrapporre «alle certificazioni Iso 9001 e 45001 anche quella di sostenibilità ambientale Uni Iso 14001, oltre alla Dichiarazione Emas» rivendica Aes, allineata anche alla politica «promossa dal socio Estra spa su tutto il territorio nazionale». Meditata anche l’individuazione della porzione di terreno a ridosso di Tombaccia («un’area scoscesa che oltre ad essere vincolata dal piano, è soggetta a movimenti franosi. Il progetto servirà anche a ridurre i processi erosivi in atto») nel quadro della considerazione condivisa che «nei luoghi collinari dove sono presenti numerosi alberi si ottiene una migliore tenuta del terreno a garanzia di stabilità anche per le infrastrutture presenti». 


E’ inoltre assicurata la possibilità di ampliare la portata dell’operazione, che ha visto Terramare provvedere alla preparazione del fondo e alla piantumazione e che si presta a futuri contributi di aziende e altre realtà «per lo sviluppo della zona sul piano geologico, floristico e faunistico, così da costruire un importante corridoio ecologico volto alla salvaguardia della biodiversità». La partnership con il circolo Idefix di Legambiente guidato da Pamela Canistro è invece volta anche a favorire il riconoscimento, che ancora manca da parte della Regione, «della compensazione ambientale come istituto». 

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