I sindaci si tengono stretto l'ex ct Mancini: «Ci rappresenta. Resti lui il testimonial»

I primi cittadini di Ascoli, Fermo, Urbino e Bolognola: «Figura di alto profilo, è perfetto insieme a Tamberi»

I sindaci si tengono stretto l'ex ct Mancini: «Ci rappresenta. Resti lui il testimonial»
I sindaci si tengono stretto l'ex ct Mancini: «Ci rappresenta. Resti lui il testimonial»
di Andrea Maccarone
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Giovedì 31 Agosto 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 07:47

ANCONA Un plebiscito pro Mancini. Quattro su cinque: i sindaci di alcuni dei Comuni compresi nello spot “Let’s Marche” con il volto e la voce dell’ex Ct della Nazionale in maggioranza dicono sì all’allenatore testimonial. «È un professionista qualificato, il fatto che sia stato ingaggiato in Arabia Saudita lo fa diventare un testimonial ancora più importante» afferma convinto Maurizio Gambini, sindaco di Urbino, che commenta così l’opportunità di sfruttare l’immagine dell’allenatore jesino in Medio Oriente: «Mica dobbiamo fare promozione sotto casa!». 

 


Tutti d’accordo meno uno 


Urbino, Fermo, Ascoli e Bolognola.

Un poker di sì al prosieguo del contratto con Mister Mancini. La voce fuori dal coro è quella di Antonio Bravi, sindaco di Recanati: «Il modo con cui è uscito di scena Mancini ha offuscato la sua immagine - afferma -. Ora è meglio puntare su Gianmarco Tamberi». Agli altri, invece, fa gola il fatto che vada ad allenare la Nazionale di calcio di un Paese riconosciuto, e forse anche stereotipato, nel mondo per la sua ricchezza. «È italiano, è marchigiano, va in un Paese che ha grosse capacità di investimento, non vedo perché non possa essere un testimonial efficace» dichiara Cristina Gentili, sindaca di Bolognola. «Nulla di male se è andato a lavorare all’estero - incalza -. Sicuramente è un’opportunità per far conoscere la nostra terra anche fuori dall’Europa». Il miraggio dei petroldollari dei Paperoni sauditi fa scintillare l’immaginario dei sindaci marchigiani che legittimamente lanciano lo sguardo ad Oriente, come già fece l’allora governatore Gian Mario Spacca sperando di tessere fruttuosi rapporti commerciali e turistici. Per il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, la valutazione sull’ex Ct «è più che positiva» afferma convintamente. Ma in merito alla querelle muove una critica ai colleghi che, con le entrate a gamba tesa, «vogliono influenzare la strategia di marketing della Regione - spiega il sindaco -. Anzi, trovo inopportuno che i sindaci entrino nella costruzione di una regia di un altro brand di promozione». Non lo nomina Ricci, ma viene da sé che il riferimento sia lui. Infatti il “tackle” del sindaco di Pesaro che propone lo switch Mancini-Tamberi ha innescato una reazione a catena. Il consigliere regionale Pd Andrea Biancani fa un passo in più: propone il campionissimo Valentino Rossi, nome che ritorna in auge ciclicamente da almeno una decina di anni. 


La promozione all’estero 


Uno step successivo lo intravede Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo, città compresa nello spot attraverso le immagini di Mancini a passeggio negli scorci più suggestivi della frazione Torre di Palme. Premesso che anche Calcinaro trova opportuno che il Mister rimanga uomo immagine delle Marche «perché se vogliamo puntare in alto, non dobbiamo precluderci altri mercati» afferma alludendo al bacino saudita, lancia un’ulteriore suggerimento: «Sarebbe il caso di fare una bella operazione in quei paesi che per noi sono un target effettivo». Come? «Ad esempio, pensiamo ai Paesi Bassi dove va forte il cluster del bike tourism su cui abbiamo puntato anche noi nelle Marche - dice -, prendiamo un ciclista famoso e influente di quelle zone facciamolo diventare una sorta di brand ambassador della nostra regione in casa loro». Una trovata che sicuramente potrebbe avere una certa efficacia e produrre un ritorno a medio termine. 


La competizione 


E se Ricci si è fatto portavoce della mozione per lo scambio Mancini-Tamberi, molti dei suoi colleghi, invece, farebbero il tifo per una convivenza dei due volti nella promozione turistica delle Marche. «Averli entrambi ci crea qualche problema?» si chiede ironicamente la sindaca di Bolognola. «Passare dall’uno all’altro avrebbe poco senso - replica Fioravanti -. Sono tutti e due dei massimi esponenti dello sport a livello nazionale e internazionale, li abbiamo coinvolti entrambi nella promozione su fronti diversi, Tamberi sui social e Mancini uomo immagine, mi sembra che meglio di così non possa andare». «Mettersi a fare confronti tra i due è piuttosto riduttivo - commenta Calcinaro -. Perché pensare ad un solo testimonial delle Marche? Non viaggiamo abbastanza in alto per cercare di averne più di uno, con target diversi?». Tra l’altro Fermo si è trovata con un testimonial involontario: Jonny Greenwood dei Radiohead che passa l’estate nella sua casa di Monsampietro Morico e dove produce olio. «È una persona molto discreta - precisa Calcinaro - ama vivere qui proprio per la tranquillità del posto».
 

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