Rossini e Mancini, unico testimonial

Marche, il nuovo testimonial? Rossini, un cane o il ciauscolo

di Giovanni Guidi Buffarini
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Venerdì 19 Gennaio 2024, 08:13

No, l'ultima battuta di "Eyes Wide Shut" non c'è. Per il resto, si "letsa" a tutto spiano nel nuovo spot della Regione Marche, spot uno e trino, la versione lunga (un minuto e poco più) e due brevi (sul mezzo minuto). Let's dream, let's meet, let's enjoy, let's relax, let's cetera. Infine: let's Marche. Mentre sugli inviti della voce off scorrono immagini bellissime: il mare d'Ancona, la montagna anche con la neve, una strada collinare tortuosa il giusto e l'asfalto perfetto, splendori architettonici, un tramonto mozzafiato e piatti gourmet e vini di pregio. Nel suo genere un ottimo lavoro, niente da obiettare. Nella versione lunga o nelle versioni corte, lo spot funziona. Ma l'assenza di Mancini è sorprendente. Hanno nascosto il testimonial. Cancellato, tre ragazzi al suo posto. Dopo aver firmato per l'Arabia Saudita, pare che Mancini non funzioni più: testimonial controproducente. Almeno in Italia. Potrebbe tornare utile per pubblicizzare le Marche all'estero, chissà. E in redazione si son divertiti a immaginare il testimonial successore. Pescando fra gli sportivi. Gimbo e Valentino in prima fila e non sorprende, grandi campioni, simpatici, ottima parlantina entrambi, Valentino basta si ricordi di scandire. Gimbo peraltro è stato appena nominato testimonial di complemento, diciamo così: a lui la Regione ha affidato la campagna social.

Altri nomi potranno tornare utili più avanti: Cocciaretto è una tennista di buon livello, ma se il Trentino Alto Adige scritturasse Jannick Sinner non ci sarebbe partita, rischieremmo il fugone dei turisti dalle nostre coste verso una qualsiasi pozza artificiale presso Bolzano, garantita paradisiaca da Carotino.

I colleghi si sono divertiti a immaginare il dopo Mancini, e allora pure io. E dato che i nostri sportivi li han vagliati loro, pesco altrove. Tre idee geniali, me lo dico da solo ma è la pura verità. 1) Il Marchigiano indiscutibilmente illustre e indiscutibilmente morto. Tanto con l'intelligenza artificiale già oggi si può fare tutto, pure le resurrezioni. È pieno di film tutti fatti dalle AI, e se guardi distratto scambi gli attori artificiali per attori in carne e ossa, e la AI progredisce veloce. Il Marchigiano illustre e morto è testimonial più affidabile del Marchigiano illustre ma vivo. Per esempio, il Glorioso Estinto non andrà ad allenare l'Arabia Saudita rendendosi odioso a mezza Italia. Scarterei comunque Leopardi. Let's fun con Giacomino? Non troppo credibile, via. Rossini invece perfetto. Nei ritratti da dare in pasto alla AI onde resuscitarlo sprizza salute, pure troppa. Nel mondo intero è simbolo di buonumore (sebbene attraversò una depressione pesante). Proclamato testimonial, gli si potrebbe pure far comporre un'opera nuova di pacca, mettendo insieme musiche sue prese dai lavori teatrali (magari privilegiando pezzi non troppo noti) e dai numerosissimi e splendidi pezzi pianistici.

D'altro canto, Rossini faceva eccome queste cose, riciclava no problem. L'autore del libretto? ChatGpt, ovvio. 2) Il canetto, va da sé con certificato che ne attesti nascita e residenza nella Marche. Altro che influencer, le vere star del Web sono gli animali tanto buffi, tanto teneri, o né buffi e né teneri e però in modo obliquo simpatici (vedi i filmati YouTube col Gatto di Pallas, muso arcigno da re degli str...). Un canetto (bassotto?) che zampetta fitto accanto a un monumento, si rotola sulla spiaggia, rifiuta di procedere oltre sul panoramico sentiero montano e tocca pigliarlo in braccio, quindi, ripulita la ciotola di croccantini in meno d'un minuto, vigorosamente reclama un assaggio di vincisgrassi. Il canetto giusto - occhio a non cannare il casting - porterebbe nelle Marche più turisti in tre mesi che a Parigi in tre anni, Olimpiadi incluse. 3) Ciauscoli sfacciati, dinamitarde olive ascolane, maccheroncini di Campofilone in fila impeccabile. Cibo. E basta. Via le bellezze naturali, via i capolavori artistici, via tutto. Uno spot di sole leccornie. Raffinate, ma soprattutto popolari. Ché noi italiani si campa per mangiare, tutto il resto viene dopo. E sospetto che per tanti stranieri sia uguale. Porchette. Sagre. Sughi. Barbe e camicie lerce. Let's Marche, la terra 'ndo se magna. Stop.
*O​pinionista
e critico cinematografico

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