ANCONA - Lo spot, in pratica, è identico. Cambia però l’elemento principale: il protagonista. Nella nuova veste della campagna pubblicitaria Let’s Marche per promuovere il territorio - già andata in onda durante le festività natalizie sulla Rai e su La7 anche in prima fascia, e proiettata sui maxi schermi di 784 cinema in giro per l’Italia - non compare più il testimonial ufficiale Roberto Mancini. Al suo posto ci sono tre giovani turisti che visitano i luoghi più iconici della regione.
Le stesse location su cui prima si stagliava la figura dell’ex ct della nazionale italiana.
Le lacune
Però non è ancora chiaro come queste «azioni di promozione» saranno declinate: spot? Tour? Cosa? «Stiamo valutando una modifica contrattuale per sfruttare al massimo il suo nuovo rilievo internazionale. Resta una grande risorsa», dice Bruschini. Il testimonial per l’estero, continuano a ripetere a Palazzo Raffaello dalla scorsa estate: ci sponsorizzerà anche in Arabia. Ma a parte il fatto che le Marche non sono esattamente la prima scelta dei turisti arabi - l’eufemismo del secolo - questa presunta moral suasion di Mancini su quel mondo in cosa si starebbe manifestando? Con la sua sola presenza in quanto marchigiano? Un po’ poco per un contratto biennale (2023/2025) come testimonial da 600mila euro annunciato in pompa magna il 20 giugno 2023 nella sede romana dell’Enit. Gli spot Let’s Marche, Mancini li ha girati lo scorso maggio, ma dopo la bufera che si è abbattuta su di lui ad agosto si sono visti molto poco.
Ed ora, sulla falsariga di quelle pubblicità, ne sono state realizzate di nuove senza di lui: magari nei prossimi mesi vedremo la versione internazionale della campagna di promozione disegnata ex novo sull’ex ct azzurro. Ma non doveva già avere un respiro internazionale la campagna Let’s Marche? Non era proprio quello il senso di un claim in inglese (“In Italy, of course?”). Probabilmente la ratio è che, ormai, Mancini in Italia è diventato una figura scomoda più che un testimonial di grido. Ma finché c’è un contratto in essere, deve restare al suo posto e allora si cerca di limitare il danno spostando la sua ingombrante presenza oltre confine.
La successione
Nell’attesa di vedere le frotte di stranieri - francesi e tedeschi in primis, a quanto pare, secondo i piani dell’Atim - che arriveranno nelle Marche grazie alla campagna internazionale con Mancini, vale la pena notare che, nel frattempo, l’altro marchigiano d’oro, Gimbo Tamberi (che è pure già testimonial social della regione) è stato scelto nientepopodimeno che dallo stilista Armani come testimonial del brand nel mondo. A noi non resta (resterebbe?) che la gioia di vedere da domani Mancini pronto per gli spot internazionali vestito da emiro.