Falconara-Roma, andata e ritorno: volo puntuale e comodo. «Le Marche escono dall’isolamento in 55 minuti»

A bordo per Roma, andata e ritorno: «Puntuale e comodo. Così le Marche possono uscire dall’isolamento»
A bordo per Roma, andata e ritorno: ​«Puntuale e comodo. Così le Marche possono uscire dall’isolamento»
di Martina Marinangeli
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Martedì 3 Ottobre 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 15:00

Ore 6: calma piatta. Per il sonnecchioso aeroporto Sanzio ieri è stata la data zero. Se è vero che i primi voli di continuità territoriale verso Roma, Milano e Napoli sono partiti domenica, per la loro natura più business che turistica sono i giorni feriali quelli da tenere sotto controllo per avere polso dell’andamento delle nuove rotte che devono segnare il punto di svolta per lo scalo. E il Corriere Adriatico l’ha fatto, salendo sull’ATR 72/600 da 68 posti targato Aeroitalia, decollato dal Sanzio alle 7 alla volta di Roma e su quello di ritorno dalla Capitale che ha toccato suolo anconetano alle 10,30. Due tratte che, in totale, hanno trasportato 15 persone. Come inizio poteva andare meglio, ma c’è tempo per migliorare. E almeno va sottolineata l’impeccabile puntualità, quasi svizzera. 

 

L’alba di una nuova era


Ma ritorniamo alle 6 di ieri mattina. Il bar è già aperto per servire caffè e cappuccini ai passeggeri che di lì a poco si imbarcheranno per Roma Fiumicino (8 in totale) e per Milano Linate (già di più: circa 20). In questo secondo caso, la maggior parte sono businessman in completi eleganti con trolley da viaggio di lavoro e tablet o cellulare in mano. Per la Capitale, il parterre è più variegato, ma anche qui la fetta più grande comprende persone in viaggio per lavoro. Le due rotte, messe insieme, non colmano il vuoto del terminal partenze, ancora avvolto nella notte, che inizia a lasciare spazio al sole proprio al momento dell’imbarco.

Sembra quasi una metafora: l’alba di una nuova era per il Sanzio, che le destinazioni Roma e Milano non le vedeva da 6 anni. E una rinascita dopo gli anni bui che l’hanno portato ad un passo dal fallimento nel 2017. Per ripartire davvero servono numeri ben più corposi rispetto a quelli visti ieri mattina. Ma la speranza è sempre l’ultima a morire. Gli otto del volo per Roma salgono sul bus navetta che li porta al velivolo di Aeroitalia: sono tutti da soli, niente coppie o famiglie.

Ancora assonnati per l’alzataccia, tanto che mentre le hostess spiegano le procedure di sicurezza, in molti si stanno appisolando. Nonostante l’aereo sia praticamente vuoto, gli otto passeggeri sono quasi tutti concentrati fisicamente sulla coda dell’apparecchio. «Per bilanciarlo», spiega la hostess alla richiesta di un passeggero di spostarsi per stare più comodo. E allora si resta tutti ai posti assegnati, tanto il viaggio dura meno di un’ora: si può sopravvivere. Il decollo scatta in perfetto orario: alle 7 precise le ruote si staccano dalla pista del Sanzio. 


I passeggeri


C’è chi gioca con il cellulare, chi legge il giornale sul tablet, e chi scatta foto dal panorama che si apre dai finestrini dell’aereo. Tra i passeggeri a bordo c’è anche Sofia Giunchiglia, 21 anni, che ha appena partecipato ai Cico 2023 Edison Next, i campionati Italiani di vela. Lei si è piazzata prima, tra le classi olimpiche, al 49er FX femminile Under 23. «I campionati si sono conclusi domenica e ho preso questo volo perché poi a Roma avrò la coincidenza per tornare a casa a Palermo - spiega - comodo e veloce». Diretta invece a Roma per iniziare la settimana lavorativa è Alice Bugli, 29 anni, che nella Capitale vive da 2 anni. Originaria di Senigallia, finora si era affidata al treno per raggiungere la destinazione, ma «non è il collegamento migliore perché la linea non è comoda», osserva non a torto, considerando che per gran parte del tratto la ferrovia Ancona-Roma viaggia ancora a binario unico. E siamo nel 2023.


I costi


C’è anche un’altra ragione per preferire le ali dell’aereo: «Il Freccia che da Falconara arriva a Roma costa quanto questo volo e ci mette 3 ore anziché 55 minuti». E allora ben venga la nuova tratta aerea, «importante per le Marche perché siamo troppo isolati». L’amara verità. Ed è utile anche oltreconfine, secondo Alice: «Mia mamma vive a Bruxelles e poter beneficiare di questa coincidenza a Roma la favorisce». Il diretto che da Ancona porta nella capitale del Belgio atterra infatti «a Charleroi che è a un’ora dalla città, quindi molto scomodo». Nella chiosa, un auspicio: «Speriamo che questo volo duri, visti i trascorsi dell’aeroporto». Un tempo era Alitalia ad operare la tratta, poi nel 2017 decise di sospenderla un po’ per la crisi nera in cui era entrata, un po’ perché il bacino di utenti non era sufficiente a sostenere la rotta. Dati i numeri visti ieri, aggrapparsi alla speranza non pare sbagliato. Andrea Severini, intanto, è intento a leggere giornali sul suo tablet. È il Cfo della multinazionale Italtel. Sta andando a Roma per lavoro, ma la famiglia è ad Ancona «e fino ad oggi mi spostavo in auto. Ma spesso è un problema: domani devo andare a Copenaghen e non so mai dove lasciarla».

Ma la storia più interessante è quella del belga Hermann. Dal 2014 viene tutti gli anni in vacanza a Porto Recanati per 2 settimane. Ha scoperto del volo per Roma per caso cercando su Google, «altrimenti avrei preso quello per Monaco per poi andare a Madrid, dove dovrà stare per lavoro per due giorni. Ma così è più comodo. Le Marche non sono molto ben collegate: andare a Roma in treno era complicato». E se è evidente anche ad un turista che nelle Marche resta appena due settimane l’anno, non è esattamente un bel biglietto da visita per il territorio, per usare un pallido eufemismo. «Speriamo che questo volo abbia successo», dice Hermann e i marchigiani condividono perché a chi questa regione la vive tutti i giorni, l’atavico isolamento pesa molto di più. L’atterraggio spacca il minuto: alle 7,55 l’Atr è a Fiumicino.


Il ritorno


Spostiamo le lancette avanti alle 8,50, quando da un gate pressoché vuoto - una rarità in un aeroporto come quello di Roma - parte l’imbarco verso Ancona. Come all’andata, anche il volo di ritorno trasporta solo 8 passeggeri, tra cui Marco, che sta andando a Civitanova per lavoro. «Il diretto da Palermo ad Ancona c’è solo in alcuni giorni della settimana - spiega le ragioni della scelta - inoltre, spesso i costi sono esorbitanti. Dunque ben venga questo volo, utile per le coincidenze e per il risparmio». Pensiero condiviso da Lorenzo, che vive a Roma e nelle Marche finora era stato solo per vacanza: «Preferisco il volo, arrivare con il treno è scomodo e anche in macchina è viaggio della speranza». Insomma, una promozione a pieni voti della rotta, mentre l’aereo atterra alle 10,30 al Sanzio. Puntualità, hostess cordiali che offrono l’acqua a bordo e canticchiano tra loro prima del decollo da Roma (tanto da far esclamare ad un passeggero “L’aereo più pazzo del mondo”, citando il celebre film). Tutto molto bello. Ora servono i passeggeri.

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