Aeroitalia, cartellino giallo da Governo ed Enac: la compagnia deve garantire gli standard del bando

L’ad Gaetano Intrieri: «Il rispetto delle istituzioni ci impone di continuare a volare»

Aeroitalia, cartellino giallo da Governo ed Enac: la compagnia deve garantire gli standard del bando
Aeroitalia, cartellino giallo da Governo ed Enac: la compagnia deve garantire gli standard del bando
di Lorenzo Sconocchini e Veronique Angeletti
4 Minuti di Lettura
Sabato 30 Dicembre 2023, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 15:58

ANCONA - Aeroitalia esce con un cartellino giallo a suo carico dalla riunione tecnica sui voli di continuità territoriale delle Marche presieduta ieri pomeriggio a Roma dal viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Galeazzo Bignami. Il tavolo, convocato dopo una richiesta del governatore Acquaroli, si è concentrato sugli impegni assunti dalla compagnia aerea aggiudicandosi il bando dell’Enac per garantire le rotte tra il Sanzio e gli aeroporti di Roma-Fiumicino, Milano-Linate e Napoli, senza lasciare al Ceo di Aeroitalia Gaetano Intrieri margini per rivendicare altre questioni, come la vertenza in atto con l’agenzia regionale per il turismo Atim sul presunto accordo non onorato per un sostegno promozionale di 750 mila euro. «Non è questa la sede», è stato detto chiaramente a Intrieri.


Le reazioni


«Il mio e il nostro rispetto delle istituzioni ci impone di continuare volare anche in questo ambiente difficile», è la laconica dichiarazione del manager di Aeroitalia, richiamato a un rigoroso rispetto del bando, per evitare penali che potrebbero creare grandi imbarazzi a una compagnia che ha varie concessioni pubbliche su linee aree nazionali.

Durante l’incontro Intrieri avrebbe spiegato al viceministro Bignami e a all’Enac - l’ente nazionale dell’aviazione civile, rappresentato al tavolo dal presidente Pierluigi Di Palma e dal direttore Alessio Quaranta - che i problemi delle ultime settimane sono legati al perido natalizio e che da gennaio le performance della compagnia aerea - in termini di puntualità e copertura delle tratte, torneranno negli standard previsti dal bando, facendo dimenticare i disservizio che si sono verificati soprattutto tra il 22, il 23 e il 25 dicembre, con ritardi e cancellazioni a raffica. 


Un nuovo confronto


La questione sarà oggetto comunque di un altro confronto che si terrà nei prossimi giorni tra Enac e Aeroitalia. Intanto, la regione Marche riparte con in tasca più di una rassicurazione. «La conferma che i voli di continuità territoriali che l’ente regionale ha cofinanziato con il governo proseguiranno - commenta l’architetto Nardo Goffi, il direttore del Dipartimento Infrastrutture che rappresentava al tavolo romano la regione Marche –. Il che cancella del tutto le voci che la compagnia ci avrebbe rinunciato entro gennaio». Un ritorno a quei voli regolari su hub italiani importanti su cui la Regione vuole concentrarsi convocando al più presto una riunione tecnica intermodale. «Ci siamo impegnati - spiega il direttore - a convocare gli operatori su gomma e la rete ferroviaria per meglio collegare il Raffaello Sanzio con le città marchigiane». 
Già da giugno, i treni che si fermano alla stazione di Castelferretti, adiacente al Sanzio, da dieci sono diventati 30 per attirare passeggeri marchigiani e rendere competitivi i voli di continuità. Collegamenti che hanno una peculiare importanza con Pesaro Città della cultura 2024.


Il disappunto di Acquaroli


E dei voli di continuità territoriale aveva parlato poche ore prima della riunione al ministero il governatore Francesco Acquaroli, durante la conferenza stampa di fine anno tenuta a Palazzo Raffaello. «Abbiamo lavorato tantissimo ai dossier per ottenere questa opportunità, che ci è stata riconosciuta dal Governo e dalla Comunità europea, si tratta di un fattore essenziale per abbattere i tempi di percorrenza tra Milano, Roma Napoli e le Marche - ha detto il presidente -. Essere presenti su tre aeroporti a vocazione internazionale, rappresenta una porta d’ingresso enorme per la città di Ancona e per tutta la regione».


Il traguardo


I disservizi e le cancellazioni che hanno segnato le ultime settimane, proprio nel clou del periodo natalizio, «non possono cancellare questo grandissimo traguardo e il servizio garantito dal vettore per altro va valutato non solo sui primi 3 mesi, ma sui 36 di durata del servizio». 
Certo rimane il disappunto per le criticità emerse, «perché non fa certo piacere leggere sui giornali di disservizi nei voli, dopo aver dedicato due anni di lavoro a questo traguardo della continuità territoriale e aver investito nel servizio pubblico 3,1 milioni ogni anno». Ma i disguidi («che sono accettabili se si tratta di problemi tecnici occasionali») non devono per Acquaroli «minare la credibilità di un servizio essenziale atteso da tanti anni dai nostri giovani e dai nostri imprenditori. Fanno notizia le cancellazioni e i ritardi, non i tanti voli che arrivano puntualmente a destinazione».
 

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