Aeroitalia cancella il volo da Napoli, l'ex assessore Recchi: «Un’odissea di dieci ore, ma si può?»

Falconara, due voli annullati da Aeroitalia. L'ex assessore Recchi non le manda a dire: «La mia odissea durata 10 ore»
​Falconara, due voli annullati da Aeroitalia. L'ex assessore Recchi non le manda a dire: «La mia odissea durata 10 ore»
di Gianluca Fenucci
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Domenica 17 Marzo 2024, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 12:34

FALCONARA È uno sportivo, Antonio Recchi, ex assessore al Comune di Ancona e poi direttore sportivo di tante squadre di calcio, tra cui Ancona e Jesina. Ma quello che è accaduto ieri e che lui definisce una «vera e propria odissea» gli ha fatto perdere le staffe e l’aplomb. «Ho dovuto affrontare un viaggio infinito da Napoli - dice il titolare dell’agenzia di viaggi Criluma – perché il servizio offerto da Aeroitalia mi ha causato non pochi disagi». 


L’affondo

«Avevo prenotato un aereo da Napoli per Falconara alle 13 di ieri - racconta l’imprenditore -. Venerdì sera da Aeroitalia mi hanno telefonato per dirmi che quel volo sarebbe stato cancellato per problemi tecnici. All’inizio mi hanno proposto il rimborso, invitandomi ad organizzare il rientro nelle Marche in autonomia, ma io ho preteso la riprogrammazione. Così mi hanno chiesto di scegliere come tornare. Ma io devo scegliere? Sono loro che devono darmi soluzioni». Dopo una serie di interlocuzioni, a Recchi è stato proposto il volo delle 21,40 da Fiumicino per Ancona. «Al che ho chiesto come sarei potuto arrivare a Roma. Mi hanno risposto che all’aeroporto di Napoli mi avrebbero messo a disposizione un taxi e che mi avrebbero dato informazioni il giorno seguente». Ma fino a ieri mattina l’imprenditore aveva ricevuto solo il biglietto dell’aereo: nessun’altra indicazione. «Dopo essermi arrabbiato al telefono, mi hanno detto che il taxi da Capodichino sarebbe partito alle 19,30.

Ho fatto presente che a quell’ora non sarei mai riuscito a partire da Fiumicino alle 21,30, quindi hanno anticipato l’appuntamento alle 18». E così ieri sera Recchi è riuscito a salire sul volo da Fiumicino (su cui c’erano solo 2 passeggeri) per atterrare in serata al Sazio, con una decina di ore di ritardo rispetto all’arrivo previsto alle 14,30. «Non ho potuto lavorare, ma questo è il meno - dice -. La cosa che più mi ha infastidito è che hanno cercato di liquidare il tutto con un rimborso. Ma un volo di continuità deve essere sempre garantito a prescindere». Recchi trova un solo responsabile. «Aeroitalia dovrebbe garantire la partenza dei voli di continuità, sempre, anche con pochi viaggiatori a bordo. Offrono un servizio che non è all’altezza». Gaetano Intrieri, l’amministratore delegato di Aeroitalia, da noi contattato, spiega qual è stato il problema: «Venerdì il radar dell'aeroporto di Capodichino si è guastato - sostiene - così il volo di andata e ritorno Ancona-Napoli ha accumulato molte ore di ritardo, che ha fatto sballare i tempi di stacco, previsti per legge, degli equipaggi. E quindi oggi (ieri, ndr) non hanno potuto viaggiare». 

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