ANCONA La profezia di Francesco Gaetano Intrieri («il bando Enac è insostenibile per qualunque compagnia») s’è avverata: solo SkyAlps s’è candidata a rimpiazzare temporaneamente Aeroitalia, ma offrendo un pacchetto (due voli giornalieri solo per Roma e Milano, senza ritorno in giornata e per soli 45 giorni) che non ricorda neanche lontanamente le condizioni iniziali imposte dall’Enac per i voli di continuità territoriale da e per il Sanzio.
Fino al 16 marzo
Adesso l’amministratore delegato di Aeroitalia, che ha formalizzato un mese fa il recesso anticipato dalla gestione dei voli di continuità dal 16 marzo, se ne sta alla finestra, ripetendo che se qualcuno da Palazzo Raffaello lo chiama lui è disposto ad andare avanti senza lasciare a piedi un solo giorno i viaggiatori marchigiani. «L’ho già detto e lo ripeto - ci ha confermato ieri - siamo disponibili a volare da Ancona anche dopo il 15 marzo, quando scade il nostro impegno con Enac.
Format da replicare
«Un format che possiamo replicare, utilizzando un solo aereo - spiega Intrieri - per Roma resterebbe tutto come è ora, mentre il volo per Milano verrebbe posticipato al mattino ( partenza alle 11) e anticipato nel pomeriggio (partenza alle 16,30) garantendo andata e ritorno in giornata sia per al mattino che al pomeriggio. Un requisito senza il quale non si può neanche parlare di continuità territoriale». E Napoli? L’avviso dell’Enac è andato deserto, perché neanche SkyAps è interessata. «Noi siamo disposti a continuare su Napoli - precisa l’ad di Aeroitalia -, ma solo nel weekend, il venerdì o sabato e la domenica, giorni in cui il volo ha dimostrato di funzionare».
Intrieri non vuol passare per un manager che scappa dopo una brutta prova. «In 5 mesi ad Ancona abbiamo cancellato appena 23 dei 1.500 voli programmati, siamo sotto il 2%. E diamo ai marchigiani l’opportunità di volare in connessione (prendendo coincidenze senza preoccuparsi del bagaglio, ndr). Martedì sul nostro Roma-Ancona 21 dei 25 passeggeri s’erano imbarcati a Catania, Palermo e Olbia, con scalo a Fiumicino. Siamo una compagnia che fa crescere gli aeroporti. Da quando siamo arrivati noi, Alghero ha avuto un incremento di passeggeri del 30%. Noi ci siamo, per salvare la continuità territoriale nelle Marche, basterebbe remare tutti dalla stessa parte e usare un po’ di buon senso. Vedete altre soluzioni?».