Aeroitalia, l’ira del governatore Acquaroli: «Adesso basta, indaghi l’Enac»

Aeroitalia, l’ira del governatore Acquaroli. «Ora basta, indaghi l’Enac»
Aeroitalia, l’ira del governatore Acquaroli. «Ora basta, indaghi l’Enac»
di Lorenzo Sconocchini
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Giovedì 28 Dicembre 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre, 07:05

ANCONA Tabula rasa sui voli di Natale, viaggi da incubo sulla tratta Milano–Ancona, coperta in dieci ore dagli sventurati passeggeri, e una serie di disavventure che ormai si protrae da due mesi, con i primi intoppi iniziati poche settimane dopo lo sbarco di Aeroitalia al Sanzio come gestore dei voli di continuità e di altre tratte commerciali. Ce ne è davvero abbastanza per far perdere la pazienza anche a un tipo compassato come il governatore Francesco Acquaroli, che ieri mattina ha scritto ad Enac (l'ente che governa l'aviazione civile nazionale) e per conoscenza al Viceministro delegato ai Trasporti, onorevole Galeazzo Bignami, per «sottolineare il totale disappunto rispetto alla vicenda legata alla gestione della continuità territoriale».

I contributi pubblici

Un servizio pubblico «possibile grazie al contributo del Governo e della Regione», ricorda sui suoi profili social il presidente della Regione Marche riferendosi ai 14,1 milioni garantiti tra il 2023 e il 2025 da Palazzo Chigi e ai 9,5 milioni messi sul piatto da Palazzo Raffaello.

Un servizio che «ci dovrebbe consentire - non a caso usa il condizionale - di poter raggiungere quotidianamente Roma, Milano e Napoli». Ma i continui disservizi denunciati, le conseguenze per gli utenti ed i riflessi pubblici che ne derivano «stanno comportando - scrive Acquaroli - una situazione di grave disagio». Per questo il governatore ieri ha chiesto ad Enac, che aveva gestito il bando di gara, e al Ministero, «di fare subito chiarezza perché il contratto venga rispettato e questa opportunità, finanziata appunto con soldi pubblici, possa essere totalmente garantita e fruita dai cittadini marchigiani e da coloro che vogliono raggiungere le Marche senza disservizi».

Il presidente della Regione ne fa anche una questione di dignità. «Non possiamo accettare tali disagi e ulteriori umiliazioni», scrive nel messaggio pubblicato ieri pomeriggio su Facebook. «Confido che possa essere fatta chiarezza - è la speranza di Acquaroli - e per questo ho chiesto di attivare una costante vigilanza ed ogni altra azione utile per conferire le certezze necessarie, affinché questo servizio possa essere garantito e ritenuto credibile e affidabile».

L’Enac aveva già acceso un faro su Aeroitalia a fine ottobre quando la compagnia, oltre ad annunciare la sospensione dei voli per Barcellona, Vienna e Bucarest per l’affaire Atim (l’Ad Intrieri lamentava contratti di promozione turistica non onorati) aveva manifestato l’intenzione di defilarsi anche dai voli di continuità nel 2024. Era partita una diffida formale a rispettare la convenzione e l’allarme era subito rientrato. Ma cancellazioni e disservizi si sono susseguiti giorno dopo giorno, anche nei periodi cruciali per il turismo, come il ponte dell’Immacolata, quando diversi voli di continuità erano saltati per un guasto a uno degli aeromobili utilizzati.

La sorpresa di Natale

Poi, a pochi giorni dal Natale, la compagnia che al Sanzio opera i voli di continuità territoriale verso Roma Fiumicino, Milano Linate e Napoli ha comunicato il taglio lineare di tutte le tratte in programma per il 25 dicembre, sia per l’andata che per il ritorno. Capita anche ad altre compagnia, per il giorno di Natale, di ridurre la programmazione per ottimizzare i costi, ma nel caso dei voli di continuità c’è in gioco un servizio pubblico.

Il bando con cui l’Enac ha affidato la continuità territoriale ad Aeroitalia - unica compagnia ad aver partecipato alla gara - parla chiaro: «Il numero dei voli cancellati per motivi direttamente imputabili al vettore non deve superare il 2% dei voli previsti per ciascuno dei tre anni di esercizio». Le uniche motivazioni per cui il servizio può essere interrotto si limitano a «condizioni meteorologiche pericolose, chiusura di uno degli aeroporti indicati nel programma operativo, problemi di sicurezza, scioperi, altri casi di forza maggiore».

La giornata nerissima

E anche prima del Natale, Aeroitalia è incappata in giornate nere, come quella del 22 dicembre, segnata da una lunga serie di disservizi, tra tagli dei voli e pesanti ritardi, dovuti al protrarsi di problemi tecnici all’Atr. Era rimasto coinvolto anche il collegamento con Barcellona, unica delle mete estere operate da Aeroitalia rimaste attive dopo lo stop a sorpresa dal 13 novembre delle rotte per Vienna e Bucarest. Venerdì della scorsa settimana erano state soppresse l’intera rotazione andata/ritorno verso Napoli e quella serale da e per Roma Fiumicino. Il volo XZ2220 in partenza per Milano la mattina aveva accumulato un ritardo di 3 ore e 15’, mentre il ritorno di 2 ore e 55’. Chi doveva andare a Barcellona aveva aspettato 2 ore e 20 minuti in più del previsto (il ritardo del volo in arrivo è stato invece di 2 ore e 10 minuti). Il peggio del peggio, era toccato ai 33 passeggeri del collegamento serale con Milano Linate: sarebbero dovuti decollare alle 20,30 e atterrare al Sanzio alle 21,40 ma dopo vari rinvi il volo è stato dirottato su Pescara, con atterraggio alle due di notte e rientro nelle Marche in treno o in bus. «Ora basta», dice Acquaroli.

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