Jonathan, 34 anni, precipitato in un canalone durante un'escursione. Amici sotto choc, la fidanzata salva per miracolo

Jonathan Strappa
Jonathan Strappa
di Riccardo Antonelli
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Lunedì 3 Gennaio 2022, 08:14 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 08:42

BOLOGNOLA - Un’escursione domenicale sulle montagne dei Sibillini si è trasformata in tragedia. Una terribile caduta di circa 300 metri è costata la vita a un giovane di 34 anni, Jonathan Strappa, di Porto Sant’Elpidio. Miracolosamente salva la sua fidanzata. È successo nell’area tra Pintura di Bolognola e il rifugio del Fargno, sul versante Nord della montagna, quello più difficile da attraversare secondo gli esperti della zona che lo sconsigliano a causa dei punti molto esposti e le pendenze notevoli.

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Specialmente in giornate fredde e ventose come quella di ieri, in un’area impervia e a tratti ricoperta da neve e ghiaccio. 
L’allarme è scattato poco prima delle ore 13, con la chiamata ai soccorsi da parte di alcuni alpinisti. La coppia, lei 35 anni e lui 34, era appena scivolata in un canalone. Subito si è mobilitata la macchina dei soccorsi. La giovane donna, dopo essere caduta per alcuni metri, è riuscita a scovare un appiglio di fortuna e a rimanere aggrappata trovando poi l’aiuto proprio degli alpinisti che stavano passando anche loro in quella zona. Nessuna traccia invece del fidanzato, scivolato molto più in basso tra la fitta vegetazione. Sul posto è arrivato in pochi minuti l’elicottero Icaro del 118 decollato dalla base di Fabriano, con a bordo un tecnico del Soccorso Alpino che ha provato a scendere con il verricello nell’area in cui era precipitato il 34enne, ma purtroppo, dopo diversi tentativi, a causa del vento è riuscito a calarsi solo sulla strada soprastante al punto della caduta. Difficile raggiungere il punto esatto via terra, così intanto è stato allertato anche l’elicottero dei vigili del fuoco che ha provato lo stesso a ripetere la manovra, ma senza successo sempre per via del forte vento. Dopo diverse calate e diversi chilometri a piedi, i soccorritori sono riusciti a raggiungere il 34enne, ma purtroppo hanno scoperto che la caduta si era rivelata fatale. Il giovane, che lavorava come grafico, era infatti già privo di vita. Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto, l’escursionista sarebbe precipitato per circa 300 metri, perdendo la vita a causa dei vari traumi riportati nella rovina verso il basso. Il sentiero che la coppia stava attraversando risulta in molti tratti completamente innevato e il gelo che si forma su quel versante esposto appunto a nord, non ha lasciato scampo ai due giovani che, sprovvisti di ramponi, non sono riusciti ad affrontare in sicurezza uno dei canali che poi li ha traditi.
Fortunatamente nulla di grave per la ragazza 35enne che è riuscita a non sprofondare nel canalone. La giovane ha riportato alcune contusioni ed è stata trasportata all’ospedale di Camerino sotto choc per quanto accaduto al suo compagno. L’intervento dei soccorsi, partito intorno alle ore 13, si è concluso dopo circa 7 ore, con il corpo del grafico riportato in serata, intorno alle ore 20, nella vicina Pintura prima di essere riconsegnato ai familiari. Una domenica tragica, che è stata molto impegnativa e provante per le persone che hanno partecipato ai soccorsi: a causa del vento, ma anche del freddo e della zona molto impervia in cui purtroppo era finita la vittima dopo la caduta. Diverse le forze dell’ordine coinvolte in questo difficile recupero: oltre ai due elicotteri del 118 e dei vigili del fuoco, sono giunti sul posto gli uomini del Soccorso alpino di Macerata e Montefortino, i carabinieri della stazione di Fiastra, i vigili del fuoco di Camerino e Fiastra, i Carabinieri forestali e il 118 di Camerino. 
«Prendiamo purtroppo spunto da questa triste vicenda per rimarcare oltremodo che, sottovalutare i rischi che si possono correre in ambiente impervio, espone ad elevatissime probabilità di infortunio con conseguenze a volte fatali», ha fatto sapere il Soccorso alpino in una nota, porgendo le condoglianze più sentite ai familiari del 34enne morto durante l’escursione. 

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