Brutta sorpresa dopo il corteo contro il coprifuoco, arrivano le multe. La rabbia dei manifestanti: «Non le paghiamo»

Brutta sorpresa dopo il corteo contro il coprifuoco, arrivano le multe. La rabbia dei manifestanti: «Non le paghiamo»
di Sonia Amaolo
2 Minuti di Lettura
Sabato 15 Maggio 2021, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 10:42

PORTO SANT'ELPIDIO - Stanno arrivando le multe a casa ai manifestanti contro il coprifuoco del 26 aprile. Uomini e donne che erano rimasti a protestare alla piattaforma di legno del lungomare Faleria, ossia fino alle 22.30, si sono visti recapitare il verbale a casa o sono andati a ritirarlo alle poste. Sono arrivate una quarantina di sanzioni.

LEGGI ANCHE:

Un ragazzo muore in casa, l'altro all'ospedale: giallo in un appartamento del centro

Dopo le 22.15 la Digos, quella sera, aveva cominciato a prendere i nominativi dei partecipanti. La multa, però, è stata una sorpresa. Pure per l’assessore alla sicurezza Vitaliano Romitelli. «La municipale mi aveva avvertito che la Polizia aveva preso i nominativi e sono rimasto a quel report. Non ho seguito gli sviluppi. Non pensavo alle multe. Dispiace, soprattutto in questo periodo di difficoltà, ma la legge va rispettata».
 

Nel verbale è scritto: “Non rispettava il divieto di assembramento”.

Non si è proceduto all’immediata redazione della sanzione perché il personale era impiegato in servizio di ordine pubblico. Pagando entro 5 giorni sono 280 euro, entro 60 sono 400 euro. Gli organizzatori fanno sapere di essersi rivolti a uno studio legale anconetano per contestare ricorrendo al prefetto. «Ci siamo organizzati - dice Andrea Tria -: potevamo sforare fino alle 22.15 ma chi è rimasto oltre è stato sanzionato. Vorrei tanto capire cosa cambia mezz’ora a livello sanitario». Michela Marcotulli spiega: «Avevamo avvisato del rischio multe e avevamo detto che, a prescindere, eravamo tutelati». Un esercente dice che non pagherà: «Avevo lavorato fino alle 22.30 - racconta - ero arrivato in quel momento per riprendere moglie e figlia che manifestavano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA