A mezzanotte c’è il coprifuoco acustico a Fano: deroghe ai locali che rilevano i decibel

A mezzanotte c’è il coprifuoco acustico a Fano: deroghe ai locali che rilevano i decibel
A mezzanotte c’è il coprifuoco acustico a Fano: deroghe ai locali che rilevano i decibel
di Massimo Foghetti
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Giovedì 7 Marzo 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 07:05

FANO E’ stata approvata all’unanimità, ma con le opposizioni astenute, dal consiglio comunale riunitosi l’altra sera una modifica al regolamento di polizia urbana che contrasta l’inquinamento acustico provocato dalla musica ad alto volume emessa in modo particolare dai locali del centro storico e della zona mare nelle ore notturne. All’unanimità non significa che l’adesione alla delibera proposta dalla giunta sia stata del tutto pacifica; anzi con il loro voto di astensione tutte le forze politiche di opposizione hanno voluto ribadire le loro riserve espresse durante il confronto in aula. 


Le proteste dei residenti

Deciso in seguito alle proteste espresse dal Comitato dei residenti del centro storico, che più volte ha evidenziato i disagi di fronte alle emissioni sonore dei locali protratte fino a tarda ora impedendo il riposo notturno, il provvedimento è stato il frutto di una decisione alquanto drastica.

E’ stato infatti disposto che “gli intrattenimenti musicali di qualsiasi genere, negli esercizi pubblici o aperti al pubblico oppure nelle pertinenze esterne o comunque aperte all’esterno degli ambienti privati, cessino inderogabilmente: il lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e domenica alle 24; il venerdì, il sabato e i giorni prefestivi all’una del giorno successivo”.

Questo per tutti, sia per coloro che fino ad oggi si sono comportati correttamente sia per coloro che sono stati oggetto di contestazione. C’è comunque un’eccezione. Tale disposizione, infatti, non si applica qualora l’esercente abbia applicato all’esterno, in posizione chiara da consentire un’immediata visione del valore dei decibel, sistemi certificati di rilevazione di emissioni sonore e il locale sia munito di idonea insonorizzazione certificata. Nell’illustrare la delibera l’assessora alla polizia locale Sara Cucchiarini, insieme al vice comandante Oscar Di Benedetto, ha giustificato il modo di procedere con l’incapacità dell’Arpam, organo deputato ai controlli sulle emissioni sonore, a causa dell’insufficienza di personale, di eseguire gli accertamenti dovuti, per cui tutto ricadrebbe sui doveri sostitutivi dell’amministrazione comunale, quindi dei vigili urbani, i quali tuttavia non sono in possesso di una preparazione specifica e tra l’altro non hanno nemmeno gli strumenti adatti. Ecco perché o dopo la mezzanotte si chiude o si certifica a spese dell’operatore che si rientra nei limiti previsti dal piano delle zonizzazioni acustiche.

Per Gianluca Ilari, capogruppo della Lega, la “pezza è stata peggiore del buco”. «Infatti – ha detto – è compito del Comune far rispettare la normativa, non penalizzare anche chi si è comportato correttamente. E’ mai possibile che in dieci anni di attività amministrativa, non si sia trovato il tempo di addestrare il personale per ottenere il rispetto dei limiti dei decibel?». 


Le critiche dell’opposizione


Ilari concorda con i residenti che chiedono di instaurare un clima di civile convivenza tra chi risiede nel centro storico e il centro frequenta per divertirsi, ma di questo non possono fare le spese gli operatori corretti. Condividendo le stesse perplessità si è astenuto anche Filippo Borioni che, in seno alla maggioranza, fa parte di Insieme è meglio. 


 

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