Urbino, il sindaco conferma il coprifuoco anti movida. Sale la protesta di politici ed esercenti

Urbino, ragazzi con la mascherina fuori da un locale
Urbino, ragazzi con la mascherina fuori da un locale
di Eugenio Gulini
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Martedì 21 Settembre 2021, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 08:23

URBINO Tutti contro il sindaco Maurizio Gambini che con l’ordinanza sulla chiusura preventiva dei locali a mezzanotte del giovedì, venerdì e sabato, ha svegliato un intero vespaio di oppositori. La misura è stata riconfermata ieri, fino al 15 ottobre, agli esercenti incontrati in Comune. Al momento non sono state prese in considerazione misure alternative proposte come gli steward per i locali. 


«Credo che questa ordinanza sia davvero limitante e dannosa per gli esercenti urbinati e non solo – fa sapere Giacomo Rossi, consigliere regionale per “Civici Marche” - Infatti Urbino è il nostro co-capoluogo di Provincia ed è uno dei primi centri turistici delle Marche, limitare in questo periodo l’attrattività è un danno per tutto il nostro territorio. Non posso quindi che recepire le numerose lamentele pervenutemi dai cittadini urbinati e chiedere al sindaco Gambini di rivedere questa ordinanza. Se ci sono problemi di ordine pubblico, si studino soluzioni per limitare ed isolare gli esagitati». 

«Già abbiamo sentito diverse persone chiedersi preoccupati che cosa stia avvenendo a Urbino la sera se si arriva a prendere provvedimenti che non ci risulta siano stati presi in nessun’altra città d’Italia – si accomuna alla domanda “Urbino e il Montefeltro” con Giorgio Londei e Federico Cangini - Non per questo si deve abbassare l’attenzione su possibili fenomeni criminali ma non crediamo che si debba giungere a una serrata che danneggia in modo grave sia l’economia della Città che l’immagine nei confronti delle famiglie che proprio in questo periodo stanno iscrivendo i loro figli all’Università di Urbino anche grazie alla nota tranquillità del contesto che la circonda». 


«L’innalzamento delle barricate da parte di chi ha il dovere di gestire con equilibrio l’armonia della vita cittadina mette a nudo e relega nella mortificazione il corpo della popolazione giovanile; questo non può essere un metodo condivisibile» ribatte Art. 1 con Vitaliano Angelini. 

Sinistra per Urbino «ribadisce che il problema nel rapporto con gli studenti non possa essere collocato solo sul piano dell’ordine pubblico, ma sulla collaborazione e la condivisione, fermo restando che i pochi di coloro che compiono gesti punti dal codice penale siano senz’altro perseguiti. Fa appello alle forse politiche e alle rappresentanze economiche cittadine – conclude SpU - affinché l’ordinanza sia sospesa e si trovino modalità diverse e più ragionevoli». Infine il Pd e Viva Urbino: «Occorrono disponibilità al dialogo; strategie di ampio raggio». 
 

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