PORTO SAN GIORGIO - Ultima approvazione per la variante dell’ex Excelsior. Era il punto centrale all’ordine del giorno del consiglio comunale che si è svolto venerdì sera. Soddisfatta la minoranza che oltre a rivendicarne la paternità, ha ricordato che l’adozione avvenuta il 4 aprile 2022 (prima delle elezioni) passò per un voto con l’attuale maggioranza - allora all’opposizione - che votò contro. Quella che ora è la maggioranza ritiene infatti che si sarebbero potute ottenere condizioni più vantaggiose per il Comune. La delibera è stata approvata all’unanimità. La maggioranza si è giustificata parlano di scelta politica responsabile volta alla risoluzione di un problema in città.
L’approvazione, era l’ultimo passaggio che spettava al Comune.
L’ex sindaco, Nicola Loira, è riuscito dopo anni di diatribe legali, a trovare un accordo con la proprietà: «La prima approvazione della variante al borgo Marinaro fu titolata come sciagurata e si accompagnò ad invettive e insinuazioni che coinvolsero anche altri consiglieri comunali. Tutti votarono contro. Di fronte a quelle invettive e a quella animosità o non si è avuta la forza di fermare un atto dannoso per la città, oppure tanto sbagliato non era. Forse, se fosse toccato a voi sareste stati più bravi, avreste ottenuto un po’ di più e di diverso, ma vi siete fatti prendere dalla campagna elettorale e avete passato il segno. Noi siamo chiaramente soddisfatti dell’iter della variante, per il fatto che sia arrivata all’approvazione la stessa delibera, adottata senza stravolgimenti. Dati i presupposti, a cominciare dalla proprietà privata dell’immobile e cittadini condannati a convivere con l’immobile dalla metà degli anni ‘80, riteniamo che questa sia ancora la soluzione migliore».
La replica stizzita dell’assessore di maggioranza, Fabio Senzacqua: «In 10 anni non siete riusciti ad arrivare ad una soluzione. Oggi, la scelta politica di questa soluzione, non ve la toglie nessuno. Per il Miramare, ci sono state 750mila euro di opere di compensazione. Per questa variante è stato chiesto zero. Nessun ripensamento da parte nostra, abbiamo solo portato a termine l’iter». Come ha tenuto a spiegare il presidente del consiglio Fabio Bragagnolo, la maggioranza ritiene che è stato sbagliato il metodo nella compensazione della variante che, come sottolineato da Renzo Petrozzi -uscito dall’aula al momento del voto- è stata un’operazione completamente a vantaggio del privato.