Ascoli, cittadinanza onoraria lampo a Russel Crowe. Domani in consiglio comunale ma c'è chi predica calma: «Trisavolo da verificare»

Ascoli, cittadinanza onoraria lampo a Russel Crowe
Ascoli, cittadinanza onoraria lampo a Russel Crowe
di Mario Paci
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 12:43

ASCOLI Il conferimento della cittadinanza onoraria all’attore di Hollywood, Russell Crowe, che ha svelato di avere un trisavolo ascolano, Luigi Ghezzi, Luigi Ghezzi nato nelle Cento Torri nel 1829 dall’unione tra Agostino Ghezzi e la giovane parmense Annunziata, avverrà nella seduta del consiglio comunale di domani. Il “gladiatore” parteciperà al Festival di Sanremo nella serata dell’8 febbraio e già ha annunciato ad Amedeus e Fiorello che parlerà dei suoi avi. Per la città di Ascoli un ottimo ritorno di immagine tanto che il sindaco, Marco Fioravanti, ha invitato l’attore a visitare la città pur fra i suoi numerosi impegni cinematografici. 

La prudenza

Ma il conferimento della cittadinanza onoraria a Russell Crowe lascia perplessa l’opposizione. «Come non essere felici se un personaggio del calibro di Russell Crowe afferma di avere origini ascolane?» dichiara Francesco Amerli, capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale. «Penso sia una grande opportunità di marketing per il territorio e una sua visita nelle nostre terre durante il festival di Sanremo sarebbe una grande vetrina per la nostra città e il piceno tutto».

Ma non sono tutte rose e fiori.

L’incertezza

«Piegare però le istituzioni al conferimento di una cittadinanza alla sua persona quando non vi è alcuna certezza basata su fonti e fatti storici - prosegue il capogruppo Dem - lo ritengo un errore istituzionale, che mette alla mercè di un video e di alcune dichiarazioni in consiglio comunale solo in un'ottica elettoralistica». Ameli ricorda come alcunio studiosi ci ribadiscano come non vi siano tracce storiche certificate delle origini ascolane dell'attore. «A meno che non si decida di dare cittadinanze onorarie a tutti i personaggi famosi che parlano di origini dalla città di Ascoli Piceno, il che mi sembra stia accadendo, e lo ritengo sinceramente fuoriluogo. Il mio consiglio? - conclude Francesco Ameli - lasciamo sognare tutti quanti noi sulle sue origini ascolane e picene anzichè rischiare di avere brutte notizie. Invitiamolo ad Ascoli ma in assenza di notizie certe evitiamo le cittadinanze onorarie».

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