Rotatorie, c’è chi frena. Contestata la petizione: «Qui nessun incidente». Nel mirino il progetto per il bivio per San Michele e Capodarco

Rotatorie, c’è chi frena. Contestata la petizione
Rotatorie, c’è chi frena. Contestata la petizione
di Domenico Ciarrocchi
3 Minuti di Lettura
Sabato 27 Aprile 2024, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 12:14

FERMO Nuove rotatorie? Andiamoci piano. Dopo la raccolta firme per farne un’altra al bivio sulla Statale per Capodarco, l’iniziativa portata avanti per il progetto, con tanto di petizione per dare il via ai lavori, è contestata da un’altra residente della zona. I lavori, fra l’altro, finirebbero per interessare una parte della sua proprietà. Ma il problema, secondo quanto rimarca, non è questo. O meglio: non è solo questo. Quel bivio è tutt’altro che pericoloso, l’ultimo incidente in zona risale a molte settimane e fa e, in realtà, si era trattato del fuori strada di un’auto avvenuto lungo la Statale ad almeno cento metri dall’imbocco per la salita che porta a San Michele e Capodarco. 

I dubbi

«Quella raccolta firme - rimarca la residente - in realtà è stata organizzata al parcheggio del Conad di Porto San Giorgio, che si trova a poca distanza dal bivio. In quei casi è facile mettere insieme decine di firme, si chiede ai passanti se sono d’accordo e quelli dicono sì. Magari abitano a km di distanza, che ne sanno? Quella petizione è stata spacciata come la richiesta di tutti i residenti, ma in realtà non è vero. Realizzare una rotatoria qui, con i pochi spazi a disposizione, sarebbe in disastro. Quella a Lido San Tommaso, ad esempio, era utile: all’ora di punta c’era sempre una grande fila per imboccare la Statale provenendo da San Marco alla Paludi, ma qui la situazione è diversa. Non c’è il traffico di quella zona e, soprattutto, non ci sono gli incidenti. Perché fare i lavori proprio qui?». La petizione, di cui abbiamo riferito nei giorni scorsi, era partita in particolare da un residente che abita sempre in zona e l’appello è stato già girato a Regione, Provincia, Anas e Comuni di Fermo e Porto San Giorgio, corredato da circa 240 firme.

La richiesta sarebbe legata, sempre secondo il fautore dell’iniziativa, anche all’aumento delle attività commerciali (supermercati e negozi, quindi campeggi e distributori di carburante) ma anche alla presenza nell’area di Protezione civile e Croce Azzurra di Porto San Giorgio. Si tratta dell’imbocco nord della città costiera e qui le auto sono in transito a tutte le ore del giorno e della notte. In pochi prendono la strada per Capodarco, la gran parte si imbottiglia sulla Statale di Porto San Giorgio dove, poco dopo, incontrano la prima delle piccole rotatorie realizzate negli anni scorsi, questa per il bivio che porta verso il lungomare nella zona del Grattacielo.

L’ipotesi

Prendendo spunto dalle altre rotatorie realizzate di recente sulla Statale (quella al vecchio incrocio per Marina Palmense e Torre di Palme, un tempo teatro spesso di incidenti, e l’altra al bivio per San Marco alle Paludi, dove nelle scorse settimane è stato aperto il transito sia verso Fermo che lungo la Statale, ma dove i lavori sono ancora in corso), si è pensato di spingere questo nuovo progetto: dato che si tratta della strada Statale, dovrebbe mettere insieme Comune, Provincia e Anas. Un iter complicato.

I dubbi

Tra l’altro anche la nuova rotatoria di Lido San Tommaso non è stata apprezzata da tutti, malgrado il pressing decennale per la realizzazione. Più di un automobilista e qualche camionista hanno espresso alcune perplessità in merito all’opera: i mezzi in transito sono costretti a compiere una curva molto stretta sia nel caso rimangano sulla Statale in direzione Porto San Giorgio che nel caso in cui debbano svoltare per Fermo.

L’area

Gli spazi sono più ristretti rispetto ad altre rotatorie e, inoltre, i lavori per la corsia lato mare sono ancora in corso: per un giudizio definitivo sarà necessario il completamento dell’opera.

© RIPRODUZIONE RISERVATA