Soria, adesso è ufficiale, la viabilità non si tocca: lo ha votato il consiglio pesarese

Soria, adesso è ufficiale la viabilità non si tocca: lo ha votato il consiglio pesarese
Soria, adesso è ufficiale la viabilità non si tocca: lo ha votato il consiglio pesarese
di Thomas Delbianco
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Martedì 26 Marzo 2024, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 12:12

PESARO. Variante di Largo Tre Martiri, maggioranza compatta, tranne l'astensione del Faro, sull'emendamento che stralcia la bretella di via Agostini e lascia libero il Lungofoglia Caboto. Ma le edificazioni restano anche nell'area verde. «Se passa la terza lettura in consiglio, andremo al Tar», anticipa il comitato di residenti. L'opposizione, ieri pomeriggio in consiglio comunale, ha provato subito a chiedere il rinvio della delibera, per un aspetto procedurale-urbanistico, legato ai tempi delle osservazioni e all'emendamento.

«Quest'ultimo - ha affermato Michele Redaelli - raccoglie solo uno dei 4 temi avanzate dai residenti con le loro firme. Non capiamo la fretta, la delibera va fermata e ridiscussa, non ci sono i tempi per il terzo passaggio prima che finisca il mandato». L'opposizione ha raccolto 10 firme, ma da regolamento per chiedere il rinvio ne servivano 11. Niente da fare. E così è iniziato il dibattito, rimasto in stand-by dopo la sospensiva di due settimane fa.

Chi c’era in aula

Ad assistere alla seduta diversi residenti di Soria. Tra i presenti anche il candidato sindaco del centrodestra Marco Lanzi.

«Andiamo a riqualificare l'aera dell'ex Suzuki - ha esordito l'assessore all'Urbanistica Mila Della Dora - Un sito degradato alle porte della città, oggetto di occupazioni abusive, ordinanze anti-degrado. Riduciamo la capacità edificatoria di quell'area di 600 mq, è stato fatto un piano di mitigazione. E la viabilità non verrà toccata. Elementi che rivendico con orgoglio e che tanti cittadini devono rivendicare». Il centrodestra si è messo di traverso: «Su tutta la delibera salverei solo il comparto ex Suzuki - ha sostenuto Daniele Malandrino (FdI) - Come si fa ad ipotizzare la costruzione di una palazzina alta 18 metri dal piano stradale? Il doppio senso su via Agostini non è accettabile, così come la chiusura del Lungofoglia Caboto. Non si può andare a edificare nell'area verde, in un quartiere che di verde ne ha poco».

Cosa non va

Ha incalzato Giovanni Dallasta (Gruppo misto): «Che un Comune in una zona così importante riesca a sbagliare tre volte la pianificazione urbanistica è una cosa da non credere. Non ho dubbi sulla capacità dei tecnici, mi vedo costretto a dare la responsabilità solo alla politica, che è dovuta scendere a compromessi. E adesso i proprietari si trovano in purgatorio e a loro non va bene. La previsione iniziale era sbagliata, così come la variante e così come l'emendamento, lasciando gli appartamenti nell'area verde.

Sono passati 20 anni dal vecchio Prg, i privati non hanno fatto nulla, di conseguenza il Comune è libero di fare ciò che vuole, di revocare l'edificabilità, di ridurla, di dimezzarla».

La difesa

Sergio Castellani (Una Città in Comune) ha difeso l'atto: «Quell'area è la prima immagine che chi viene da nord incontra arrivando a Pesaro. Per me lasciare le cose così è la scelta peggiore. Sono diritti acquisiti, c'è il rischio della Corte dei Conti. La viabilità va concordata con chi ci vive». Proprio Castellani ha presentato l'emendamento con il quale viene modificata la variante urbanistica, eliminando la bretella e sbloccando il Lungofoglia Caboto. Sono stati 18 i voti a favore, tutta la maggioranza, contraria l'opposizione, mentre si è astenuta Lisetta Sperindei del gruppo misto di minoranza (che poi ha votato no alla delibera) e Davide Manenti del Faro, il quale poi ha mantenuto la stessa indicazione anche per la variante, che è passata sempre con 18 favorevoli. Manenti: «Largo Tre Martiri è la porta mare del San Bartolo e di Baia Flaminia. Era il momento giusto per attendere la prossima legislatura. Non si risolve così la problematica legata alla densità abitativa che avrà quel posto». Tomas Nobili (Forza Pesaro), che nel precedente consiglio aveva firmato la sospensiva richiesta da Michele Gambini del Pd, ha riferito che «con questo voto daremo ai residenti la garanzia che quella viabilità non verrà toccata». Per Claudia Vanzolini (M5S) «riqualificare un immobile indecente che si trova all'ingresso della nostra città è una cosa fatta bene». Dario Andreolli della Lega si chiede «perchè stiamo andando così di fretta rispetto ad una scelta che non troverà compimento in questa legislatura».

Questione di tempi

Giampiero Bellucci del Pd ha ricordato alla minoranza che al primo passaggio della delibera, «c'era stata un'accoglienza benevola. Nessuno era intervenuto». Per Giulia Marchionni (Prima C'è Pesaro) la differenza ha riguardato «l'intervento da parte del quartiere che nel frattempo ha fatto osservazioni raccogliendo 1000 firme». Marchionni, così come Redaelli e Dallasta, hanno definito l'emendamento «mancanza di coraggio e una presa in giro». Per Carlo Rossi (Pd), «la delibera ha rappresentato i primi passi della campagna elettorale, oggi si è fatta politica».

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