Saldi, si accelera con gli sconti al 50% : «Ma tante famiglie ora non spendono»

Saldi, si accelera con gli sconti al 50% : «Ma tante famiglie ora non spendono»
Saldi, si accelera con gli sconti al 50% : «Ma tante famiglie ora non spendono»
di Serena Murri
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Sabato 27 Gennaio 2024, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 14:15

PORTO SAN GIORGIO Saldi invernali, vendite moderate. Gli acquisti veri e propri sono partiti solo con il 50% degli sconti. La propensione all'acquisto sembrerebbe scarsa. Un dato che smentisce le più rosee proiezioni, dovuto soprattutto all'inflazione e al tasso dei mutui. In città, i negozi auspicano più eventi.

La constatazione

Secondo Matteo Leoni «questa città ha tutte le potenzialità.

Dobbiamo solo ragionare più in grande e imparare a venderci meglio». Da Zizzi abbigliamento, Selene Funari, che ha rilevato l'attività nel 2021 e che presto aprirà anche un altro punto vendita altrove, spiega: «Finché i saldi sono stati al 30% non è andata granché, sono decollati con il 50% degli sconti una settimana fa, ora stiamo regalando i capi. A gennaio si è visto poco, il freddo è arrivato ora. Maglioni e capi prettamente invernali servono ora. Io lavoro con il pronto moda, scelgo io i capi per accontentare la mia che è una clientela fissa, proveniente da tutto il circondario, dai 15 ai 50 anni. Continua ad andare di moda lo stile comodo, con coordinati in lana sia maglia e gonna che maglia e pantalone. Cercano roba semplice e basica. Sulla propensione all'acquisto, non mi posso lamentare. Nel complesso sono soddisfatta, nonostante gli alti e bassi del commercio».

I timori

Da Six feet under, Leoni è scettico: «I saldi? Non sono proprio partiti. Sarà che il mio target è quello dei ragazzi ma si è vista poca gente. Tra l'altro veniamo dal 2023, altro anno orribile per l'abbigliamento, anche a causa del clima. L'inflazione e l'aumento dei tassi sui mutui, ha fatto il resto con l'effetto di ridurre la spesa delle famiglie. ». Sulla città, fa notare che «bisogna pensare in grande, non è tanto determinante la frequenza degli eventi da organizzare in centro, quanto puntare sulle molteplici vie del commercio. Sono tante le attività che aprono, ma manca il passeggio. Dobbiamo venderci come gruppo commerciale per una promozione condivisa. Dobbiamo essere più presenti sul digitale. Dovremmo comunicare la città come un unico centro commerciale a cielo aperto e intercettare flussi in vista dell'estate. Le potenzialità ci sono». Al negozio Incanto, a nome della titolare Simona Carelli, la commessa parla di presenze scarse: «Ormai, anche il sabato mattina e il pomeriggio quando si dovrebbe incassare di più, non si vede nessuno».

I giorni

«Si lavora di più in mezzo alla settimana. È dovuto anche all'assenza di parcheggi in centro e alla viabilità. Intorno a viale Buozzi dovrebbero fare parcheggi a pagamento solo di un'ora, per favorire la clientela. Non ci sono eventi in centro e quando ci sono, vengono concentrati davanti alla stazione e qui davanti quasi non arriva nessuno. Con il concerto di Cristina D’Avena c'era gente, ma le vie erano tutte chiuse al traffico e non si poteva circolare». Per i saldi «la gente è arrivata, avendo prezzi convenienti, per capotti e borse, adesso che fa freddo anche sciarpe e cappelli. Ma a Natale la gente che si è vista è stata troppo poca per il periodo e non era neanche freddo, bisogna invogliare la gente a venire a Porto San Giorgio. Bisognerebbe organizzare qualcosa tutti i weekend».

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