Porto San Giorgio, è scontro aperto sul porto. Lunga diatriba sul pagamento dei canoni, ora decade la concessione

Porto San Giorgio, è scontro aperto sul porto. Lunga diatriba sul pagamento dei canoni, ora decade la concessione
Porto San Giorgio, è scontro aperto sul porto. Lunga diatriba sul pagamento dei canoni, ora decade la concessione
di Serena Murri
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Domenica 12 Marzo 2023, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 12:20

PORTO SAN GIORGIO - Porto, tutto da rifare. Ieri l’amministrazione comunale di Porto San Giorgio, ha reso noto che «Il Comune ha avviato il procedimento per la dichiarazione di decadenza della concessione demaniale del porto. L’amministrazione comunale rende noto che dal servizio demanio e patrimonio, è partita la comunicazione di avvio del procedimento per la dichiarazione della decadenza della società Marina di Porto San Giorgio dalla concessione demaniale marittima del porto turistico». 

 

Al centro della questione, ci sono i mancati pagamenti dei canoni da parte del concessionario che -però- ha già fatto sapere che adirà le vie legali. Un intoppo che non ci voleva, così rischia di saltare anche il progetto con il nuovo piano regolatore del porto. Ad aver dato inizio alla procedura di decadenza della concessione, è stato l’ufficio del demanio. L’amministrazione, subentrata a quella precedente, non poteva sapere che tipo di situazione avrebbe ereditato nè nel settore del patrimonio nè al demanio. 

L’inizio della procedura in questo momento, non era previsto. Sebbene, l’ex sindaco, Nicola Loira abbia dichiarato: «Quando ho lasciato l’incarico, c’era un’interlocuzione fitta tra l’ufficio demanio e la società che in particolare verteva sull’esatta determinazione dei canoni, anche alla luce delle recenti modifiche normative. Il Comune però non può incidere sui canoni. Evidentemente la questione non è andata a buon fine». Solo che adesso, il progetto del porto rischia di rimanere al palo perché dovrebbe esser il concessionario -per parte del demanio- ad intervenire. «La cosa paradossale -ha commentato Loira- di questa situazione è che si venga a creare quando, dopo 40 anni, si ha a disposizione uno strumento urbanistico che consente il completamento e la realizzazione di quelle strutture e di quei servizi necessari che sono sempre mancati per far funzionare il porto. Uno strumento concepito per riqualificare tutta la zona sud della città, collegata anche al nuovo ponte. Dispiace che avvenga in questo momento. Poteva essere la situazione di svolta per l’infrastruttura». 

Quello che intende dire Loira è che «ora, è un momento essenziale, o il concessionario compone questa concessione demaniale e rilancia la sua attività, anche grazie alla previsione urbanistica, oppure lo faranno altri.

Sicuramente dispiace. Mi auguro che qualsiasi soluzione venga trovata, sia a vantaggio dell’infrastruttura della città e del territorio, che demanio e concessionario trovino un punto d’incontro, pagando il dovuto per rilanciare la strategia industriale e commerciale del porto. Oppure lo faranno altri».

«Oppure ci metta le mani la Regione. -ha aggiunto l’ex sindaco- su un tema che è sempre stato di scarso interesse per tutti. Mi auguro che adesso, con un consigliere regionale della città e un forte legame tra amministrazione comunale e Regione, quest’ultima prenda in mano la situazione. L’approvazione del piano da parte della Regione è stata una porta aperta sul futuro ma se manca il concessionario, salta tutto».

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