Giochi online, arriva la stretta anti-ludopatia e anti-riciclaggio: nuove regole, canoni più alti e stop al contante. Ecco cosa cambia e per chi

Approvato il decreto legislativo per il riordino del settore dei giochi online, con la stretta al contante per combattere il riciclaggio di denaro. Più regole per combattere le ludopatie e canoni più alti per i concessionari che vogliono operare in Italia

Un cliente di una sala giochi con le slot machine
Un cliente di una sala giochi con le slot machine
di Giacomo Andreoli
3 Minuti di Lettura
Martedì 12 Marzo 2024, 18:23

Stretta del governo contro i giochi online, con più regole anche per provare a combattere la ludopatia. E ancora: canoni più alti per i concessionari che vogliono operare in Italia e limitazione dell'uso del contante in ottica anti-ricicalggio. Tra le misure approvate ieri dal Consiglio dei ministri c'è anche un decreto legislativo per il riordino del settore dei giochi virtuali.

Si tratta quindi di un intervento per «razionalizzare e aggiornare il sistema dei giochi pubblici a distanza, aumentando il valore delle concessioni da assegnare portandole ai corretti livelli di mercato. Tutto il sistema viene regolato con norme più moderne e rigorose». Arriva quindi il rinnovo della gara del Lotto, con una base d'asta che passa da 700 milioni a 1 miliardo. Vediamo nel dettaglio cosa cambia e per chi.

Riforma dei giochi online, le novità

Il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, ha spiegato che «si interviene sui giochi mettendo ordine al settore. Il decreto sul tema è stato approvato in via definitiva. A tal proposito, rimane fermo il canone di 7 milioni per i concessionari giochi a distanza, mentre sono state inserite disposizioni per le gare del Lotto (con scadenza a novembre 2025) e del Gratta e vinci (con scadenza a settembre 2028)». I decreti di attuazione della riforma fiscale presentati sono dieci, dei quali otto approvati in via definitiva.

Lo stop al contante

Con il decreto mette la parola fine all'utilizzo del contante per i giochi online. Così chi vorrà ricaricare più di 100 euro cash dovrà necessariamente utilizzare strumenti elettronici di pagamento tracciabili e sicuri. Il prossimo step di riforma dei giochi sarà un intervento sulla rete dei giochi fisici con l'obiettivo dichiarato dall'esecutivo di «realizzare una completa e definitiva razionalizzazione di tutto il sistema».

Canoni più alti per i concessionari

Il testo, poi, interviene come detto sugli importi richiesti ai concessionari che per operare in Italia. D'ora in poi dovranno pagare obbligatoriamente tre canoni: un "canone una tantum" che passa dai precedenti 250mila euro a 7 milioni; un "canone annuale" pari al 3% dei ricavi netti di ogni concessionario (il doppio rispetto al passato); una "fee annuale" che vale lo 0,2% dei ricavi netti dei concessionari per finanziare le campagne informative e di comunicazione per il contrasto alla ludopatia.

Gli interventi anti-ludopatia

Infine viene confermata la creazione della "Consulta permanente dei giochi pubblici ammessi in Italia", con la funzione di monitorare l'andamento delle attività di gioco, tra cui quelle illecite e non autorizzate. La Consulta dovrà analizzare gli effetti delle attività di gioco sulla salute dei giocatori e proporrà al governo una serie di misure e interventi volti a contrastare lo sviluppo del gioco d'azzardo patologico. Il prossimo step di riforma dei giochi sarà un intervento sulla rete dei giochi fisici con l'obiettivo dichiarato dall'esecutivo di «realizzare una completa e definitiva razionalizzazione di tutto il sistema».

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