Anziano ricoverato al Murri, i figli denunciano: «Nostro padre è caduto dalla barella, ora è grave»

Anziano ricoverato al Murri, i figli denunciano: «Nostro padre è caduto dalla barella, ora è grave»
di Sonia Amaolo
3 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Settembre 2021, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 08:26

FERMO - Un anziano di 87 anni gravissimo all’ospedale Murri di Fermo. I figli presentano una denuncia ai carabinieri e parlano di una caduta dalla barella al pronto soccorso. L’uomo è Ernesto Severino, nato il 7 settembre 1934 ad Altavilla Irpina, in Campania, residente a Napoli e domiciliato a Porto Sant’Elpidio in via Adige.

 
La ricostruzione
I figli ricostruiscono l’accaduto alla stazione dei carabinieri e spiegano che l’anziano il 4 agosto sarebbe appunto caduto dalla lettiga al pronto soccorso; un episodio che potrebbe aver cagionato danni fisici tali da avere tragiche conseguenze.

Tanto che, in caso di decesso, la famiglia chiede che «la salma venga trattenuta in modo da procedere all’esame autoptico». La denuncia è stata presentata ai militari dell’Arma il 1° settembre scorso. Dopo la caduta si sarebbe venuta a creare una condizione che potrebbe aver compromesso definitivamente la salute dell’uomo, oggi in coma. In casi del genere interviene la Procura come atto dovuto e parte l’indagine. La famiglia Severino ricostruisce l’accaduto del pomeriggio del 3 agosto, quando l’anziano è stato ricoverato all’ospedale con la febbre. A poche ore dal ricovero la figlia ha visto il padre al pronto soccorso, sdraiato su una lettiga con le sbarre di sicurezza abbassate. La mattina dopo la donna, accompagnata dal fratello, è tornata al nosocomio per accertarsi in merito alle condizioni dell’uomo. I figli hanno visto il genitore, come raccontano, «solo in una stanza e con la testa bendata, l’occhio sinistro gonfio e il braccio sinistro fasciato». Nessuno li avrebbe avvisati della caduta di cui parlano nell’esposto: hanno quindi chiesto spiegazioni che non gli sarebbero state fornite al momento dal medico di turno, ignaro della caduta.


I dati
Secondo quanto riferiscono, i valori del ricoverato sarebbero stati alterati proprio a causa del trauma subito all’ospedale. Il 5 agosto, 48 ore dopo l’episodio, l’anziano è stato quindi ricoverato a Medicina con un trauma all’orecchio: qui avrebbe anche avuto una brutta crisi epilettica. Quindi i medici lo hanno intubato.


Il peggioramento
Il 1° settembre, quindi pochi giorni fa, i valori del ricoverato erano ormai tutti sballati e le condizioni dell’uomo peggiorate visibilmente rispetto alle settimane precedenti. Per questo i figli ora chiedono chiarezza sulla vicenda. Sarà ora compito della magistratura accertare se, in effetti, ci siano eventuali responsabilità in merito a quanto accaduto dopo la segnalazione effettuata con l’esposto ai carabinieri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA