TAVULLIA - «La sindaca di Tavullia non è tenuta a chiedere il permesso né alla Soprintendenza né al Ministero. È un errore, visto che quello striscione è stato messo in accordo con la popolazione». Lo aveva detto Vittorio Sgarbi, attuale sottosegrerario di Stato al Ministero della Cultura, il 12 marzo di 2 anni fa. L'oggetto era la contesa tra Comune e un residente del centro di Tavullia che non aveva gradito lo striscione dedicato a Valentino Rossi adagiato sulle antiche mura. Sul tavolo c'era anche la creazione dello Yellow Park (il parchetto a tema ispirato al campione di Tavullia), in un'area verde dove prima c'era solo una vecchia altalena, a ridosso di quelle stesse mura del cassero Medievale (di fianco al Fan Club del Dottore) sottoposte a vincolo della Soprintendenza.
Insomma, mentre tutto il mondo celebrava (e celebra ancora) Valentino Rossi ci sono dei tavulliesi che non volevano (e vogliono) più vedere i suoi caratteristici stendardi appesi sulle mura storiche del centro e contestano l'area per bambini a lui dedicata.
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