Un infermiere per dieci Comuni, la rabbia del sindaco «Tagli alla sanità, non voglio responsabilità se qualcuno dovesse morire»

Adolfo Marinangeli, sindaco di Amandola
Adolfo Marinangeli, sindaco di Amandola
di Francesco Massi
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Venerdì 4 Febbraio 2022, 08:10

AMANDOLA - «Ho scritto al prefetto di Fermo che, come sindaco, rimetto la responsabilità della sanità pubblica, poiché non ho più gli elementi per garantire la sicurezza sanitaria dei cittadini. Siamo ben oltre il limite accettabile». 

 
Le motivazioni
È durissimo il primo cittadino di Amandola Adolfo Marinangeli difronte ai tagli di alcuni servizi sanitari e ai ritardi per l’apertura della nuova struttura per ospitare il ritorno del reparto di Medicina da Fermo. «Siamo ormai fuori controllo - rimarca il sindaco -. Oltre che al prefetto ho scritto al presidente della Regione, all’assessore alla sanità, al direttore dell’Area Vasta 4. Poi scriverò al ministro della sanità e al Tribunale del malato. Ho rilevato al prefetto anche il pericolo che qualcuno possa perdere la vita per l’arrivo in ritardo di un’ambulanza con medico a bordo».

Infatti è di qualche giorno fa il provvedimento dell’Area Vasta 4 che, da questo mese di febbraio, toglie la postazione medicalizzata della Potes dell’ospedale di Amandola.

Ovvero nella sede amandolese ci sarà l’ambulanza disponibile H24 ma non più col medico, solo con un infermiere. Decisione presa dall’Area Vasta 4 in quanto i 10 medici disponibili non riescono più a garantire le 4 postazioni medicalizzate Potes di Porto San Giorgio-Fermo, Amandola, Montegiorgio e Sant’Elpidio a Mare.

Quindi viene tolta la presenza del medico a bordo di ambulanza nelle sedi di Amandola e S. Elpidio a Mare, pur ritenendo la stessa Area Vasta 4 insufficiente la presenza di solo 2 postazioni medicalizzate per tutto il territorio Fermano e sollevando la questione al direttore del dipartimento salute della Regione, al direttore generale Asur e a quello della centrale operativa Ascoli-Fermo.

Ciò significa che, fanno notare sindaci, presidente dell’Unione Montana dei Sibillini e sindacati, se c’è un incidente grave in montagna che richiede l’intervento urgente di un’ambulanza con medico, questa deve partire da Montegiorgio, impiegando molto tempo per arrivare sul posto, considerando anche la scomodità delle strade da percorrere piene di curve.

Questa mattina Marinangeli e gli altri sindaci di Comuni sedi di ospedali, nonché i sindacati, saranno ricevuti dal prefetto di Fermo Vincenza Filippi. Prossimamente Marinangeli convocherà un consiglio comunale aperto e il presidente dell’Unione Montana dei Sibillini Fabrizio Vergari porterà il problema dei tagli sanitari al prossimo Consiglio dei 10 sindaci dei Comuni aderenti. 


La protesta
Sul taglio della postazione medicalizzata Potes di Amandola lo stesso presidente ha scritto, nei giorni scorsi, una lettera di protesta alla direttrice generale Asur Storti, al presidente della regione Acquaroli, all’assessore alla sanità Saltamartini e al prefetto di Fermo Filippi.

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