Ospedale di Amandola, arrivano altri 3,2 milioni di euro: disco verde di Castelli, lavori agli sgoccioli

Ospedale di Amandola, arrivano altri 3,2 milioni di euro: disco verde di Castelli, lavori agli sgoccioli
Ospedale di Amandola, arrivano altri 3,2 milioni di euro: disco verde di Castelli, lavori agli sgoccioli
di Francesco Massi
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Domenica 4 Febbraio 2024, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 12:08

AMANDOLA Linfa finanziaria importante per il nuovo ospedale dei Sibillini, da parte del commissario alla Ricostruzione Guido Castelli. Tramite decreto ha stanziato 3,2 milioni di euro per coprire i costi aggiuntivi di un’opera fondamentale per tutto il territorio montano di tre province, Fermo, Ascoli e Macerata. Il neo nosocomio è costato quasi 33 milioni di euro, compreso il finanziamento per il pre-triage di 1,4 milioni. La struttura è collocata in zona Pian di Contro, nella periferia amandolese verso l’Ascolano. E’ dotata dei più recenti sistemi antisismici ed è energeticamente sostenibile. 

I numeri

Si estende su una superficie di circa 9 mila metri quadrati e avrà 73 posti letto (30 in area degenza e 40 in Rsa), nonché attrezzature di ultima generazione per fornire un servizio sanitario completo e di alta qualità. «I lavori del pre-triage sono stati completati – dice Castelli - ed entro la fine di febbraio dovrebbe essere terminato anche il resto dell’ospedale». Tra i servizi che saranno attivati il ricovero continuativo e diurno, con reparti di medicina, chirurgia a ciclo breve, day surgery e lungodegenza post acuzie, oltre al servizio mortuario e servizi in regime ambulatoriale e assistenziale. Tra le varie unità operative, la struttura includerà reparti di endoscopia, riabilitazione, diagnostica per immagini, un centro di assistenza per la dialisi, un'unità di raccolta sangue ed emocomponenti e un punto prelievi esterno. Realizzato anche un pre-triage specifico per il Covid-19, progettato per rispondere alle esigenze dell'emergenza sanitaria senza interferire con le normali attività dell'ospedale. Intanto recentemente è stata anche completata la rotatoria sulla strada Statale 78, per permettere un accesso facilitato al nosocomio. «Questa struttura permetterà di riattivare i servizi ospedalieri – rimarca Castelli - incrementandone competenze e dotazioni rispetto alla situazione in essere prima del sisma. Vogliamo assicurare che ogni aspetto dell'opera sia curato nei minimi dettagli, per garantire ai cittadini un accesso alle cure di eccellenza in un ambiente sicuro e moderno. Il nostro obiettivo è ricostruire mettendo al centro le esigenze dei cittadini e la qualità della vita nelle aree colpite dal sisma. Una attenzione confermata anche dal governo che con soluzione immediata, ha risposto alla richiesta della struttura commissariale destinando 1,5 miliardi per la ricostruzione dell’Appennino centrale. Tali risorse, raccordate, sulle programmazioni regionali, contemplano anche l’edilizia ospedaliera, confermando l’attenzione posta dal presidente regionale Francesco Acquaroli verso i servizi essenziali per i cittadini marchigiani e la comunità».

I tempi

Riguardo alla struttura, ormai siamo alla fine. Poi tutti i passaggi relativi a collaudi, autorizzazioni, mobilio, attrezzature. Quindi l’aspetto decisamente più importante: tutto il personale necessario per attivare la struttura e renderla funzionale in tutti i servizi previsti. La popolazione montana e dell’entroterra aspetta ormai da 8 anni, con gravissimi disagi.