Il gruppo misto contesta: «Si rischia di trasformare il parco giochi Bambinopoli in un locale di intrattenimento»

Il gruppo misto contesta: «Si rischia di trasformare il parco giochi Bambinopoli in un locale di intrattenimento»
Il gruppo misto contesta: «Si rischia di trasformare il parco giochi Bambinopoli in un locale di intrattenimento»
di Alessandra Clementi
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Sabato 20 Gennaio 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 11:43

SAN BENEDETTO Bando Bambinopoli tutto da rifare. Il rischio è di ritrovarsi al posto di un parco giochi, un locale di somministrazione di bevande e alimenti e di intrattenimento simile a quelli presenti nella zona a ovest di viale Buozzi. A lanciare l’allarme il Gruppo misto con i consiglieri comunali Annalisa Marchegiani, Giorgio De Vecchis e Luciana Barlocci.

Le motivazioni

«Il bando del Bambinopoli deve essere ritirato in autotutela, al fine di evitare ricorsi».

Denuncia che arriva dai tre esponenti del Gruppo misto. «Siamo di fronte a un vero pasticcio con profili di illegittimità – tuona la consigliera Marchegiani – un bando equivoco che prima afferma di non rientrare nel codice dei contratti poi usa l’avvalimento, ovvero l’impiego di requisiti provenienti da un’altra impresa al fine di aggirare i titoli professionali. A questo si aggiunge il fatto che con il bando si va ad assegnare la concessione e gestione di un compendio, che comprende il manufatto rappresentato dal chiosco con bar, la pedana per 220 metri quadrati e l’intera area verde per 2.500 metri quadrati. Area che verrebbe assegnata a uso esclusivo, quindi recintata. Di conseguenza siamo di fronte a una concessione mista. Inoltre nel progetto non viene allegato alcun piano economico finanziario, e si aprono scenari diversi su un’area dove a questo punto si potrebbe realizzare di tutto».

Tra l’altro l’indirizzo da assegnare al parco non sarebbe stato di competenza della giunta bensì del consiglio comunale. Al danno si aggiunge la beffa come sottolinea De Vecchis spiegando che in tale operazione non ci sarebbe alcun interesse pubblico, dove il parco perderebbe i requisiti di gratuità e di destinazione ludica ma allo stesso tempo a sostenere la manutenzione e il costo dell’energia elettrica sarebbe il Comune.

I precedenti

La Bambinopoli in passato rientrava tra i beni indisponibili che con il federalismo fiscale sono entrati in possesso del Comune, da qui l’assegnazione nel 2019 della gestione al Central Park e nel 2020 l’ente chiede la restituzione del bene senza alcun indennizzo, area che non viene restituita e nel settembre 2021 si procede con lo sgombero fino ad arrivare a una transazione disposta dalla giunta attraverso la quale sono stati dati al privato 35mila euro per far sgomberare l’area. Una vicenda che parte da lontano come sottolinea la consigliera Barlocci, fino all’emissione del bando prima di Natale con scadenza alla fine di gennaio. Un bando che secondo gli esponenti della minoranza sarebbe tutto da rifare e non si esclude un coinvolgimento della Corte dei conti per quanto riguarda la transazione.

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