San Benedetto, spacciava in pineta
Inseguito e arrestato tra gli stand

Il blitz in pineta
Il blitz in pineta
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Sabato 18 Novembre 2017, 07:15
SAN BENEDETTO - Blitz, con tanto di inseguimento, tra le bancarelle del mercato e la pineta per i bambini. Sono state scene da film quelle viste, ieri mattina, per le vie del centro sambenedettese. Intorno alle 7.30, mentre gli ambulanti del mercato settimanale stavano preparandosi a dare il via alla giornata di vendite, c’era infatti chi aveva già cominciato a fare affari senza sapere però di essere osservato, a distanza, dagli agenti del commissariato. I poliziotti hanno infatti arrestato S.V., un 49enne del posto già noto alle forze dell’ordine. 
L’uomo aveva già iniziato gli affari e si era posizionato nell’area dell’ex Bambinopoli, tra i giochi per i bambini che, nei mesi invernali, sono inutilizzati. In pochi minuti i poliziotti hanno visto avvicinarsi al pusher una decina di tossicodipendenti. Quando il quarantanovenne ha iniziato a “smistare” il prodotto gli agenti sono entrati in azione bloccando il soggetto. Il pusher ha tentato di lanciarsi in una disperata fuga e, correndo, ha anche lanciato un involucro. Sono stati recuperati entrambi, sia lui che l’involucro. Il quarantanovenne aveva infatti tentato di disfarsi di un pacchetto contenente numerosi dosi termosaldate di eroina e di hashish già preparate in vista della giornata di “lavoro” che lo attendeva all’ombra della pineta. L’obiettivo dello spacciatore era infatti quello di posizionarsi nell’area e “ricevere” tutti i vari tossicodipendenti che hanno quelle pinete del centro come punti di riferimento per l’approvvigionamento di sostanze stupefacenti. Lo spaccio avviene infatti sia nell’area del blitz di ieri mattina che nella vicina pineta che si trova di fronte all’ex discoteca Atlantide, nei pressi dell’ex Galoppatoio. Tutta la droga è stata sequestrata insieme ai contanti, appena riscossi durante le prime operazioni di vendita interrotte dal blitz delle forze dell’ordine. Sotto sequestro anche il materiale utilizzato per il confezionamento e il taglio della droga rinvenuti poco dopo nell’abitazione dove il pusher risulta essere domiciliato. 
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