SAN BENEDETTO - Ammodernamento e abbattimento delle barriere architettoniche nella stazione ferroviaria di San Benedetto: da anni s’annunciano lavori mai realizzati; intanto, all’interno dello scalo, fa cilecca persino l’impianto di videosorveglianza. Mette una certa inquietudine quanto scritto, nero su bianco, in un recente documento ufficiale Polfer.
L’atto
L’atto fa riferimento ad una bici abbandonata dentro la stazione. Ebbene, il personale della polizia sottolinea di non avere particolari elementi sulla dinamica del fatto: «Non è stato possibile visionare le immagini del sistema di videosorveglianza presente all’interno dello scalo - si legge del documento - in quanto al momento mal funzionante». Verrebbe da dire: per fortuna s’è trattato solo di una bici. Se si fosse verificato un episodio più grave (da un incidente a un atto criminale) questa lacuna sarebbe stata davvero imperdonabile. Sì, perché (almeno in teoria) non dovrebbe essere particolarmente difficile mantenere in piena efficienza un sistema di telecamere. Sicuramente più facile rispetto ai lavori di cui si parlava all’inizio. La stazione ferroviaria sambenedettese sconta carenze strutturali non individuabili altri scali di città simili, almeno nelle vicinanze. Il paragone con la stazione di Civitanova (rinnovata di tutto punto negli ultimi anni) è davvero impietoso. Mentre a Sud, lo scalo di Giulianova viene interessato, proprio in questo periodo, da una poderosa opera d’ammodernamento.
A San Benedetto? Tutto fermo.
L’intervento
Su questo fronte s’era speso anche l’onorevole Giorgio Fede, indicando delle date sulla programmazione dei lavori, poi rivelatesi sballate: «A giugno 2022, via i lavori per migliorare accessibilità e comfort della stazione di San Benedetto» disse un anno prima l’esponente 5Stelle. Insomma: le dita di migliaia di viaggiatori (soprattutto quelli più fragili, come disabili o anziani) restano ben incrociate per i prossimi mesi, nella speranza che quello venturo sia davvero l’anno buono. Ma, visto che siamo in zona, occorre puntare i fari anche sulle condizioni di via Gramsci: strada che congiunge la stazione con l’isola pedonale del centro. In teoria, dovrebbe essere tenuta in gran spolvero, mentre la realtà è ben diversa.