Il Comune di Pesaro lancia la sfida ai commercianti: «Meno tasse se togliete le barriere ai disabili»

Il Comune di Pesaro ai commercianti: via le tasse se togliete le barriere ai disabili
Il Comune di Pesaro ai commercianti: via le tasse se togliete le barriere ai disabili
di Miléna Bonaparte
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Domenica 22 Gennaio 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 18:46

PESARO Pagheranno meno tasse comunali negozianti, pizzaioli, baristi, fiorai e commercianti che doteranno l’ingresso del locale di scivoli, pedane, rampe e ausili per i disabili in sedia a rotelle. È proprio il caso di dire che finora hanno fatto orecchie da mercante chi gestisce attività economiche, soprattutto in centro, e pochissimi si sono messi in regola con la norma che obbliga a interventi per eliminare le barriere architettoniche.


Togliere di mezzo i gradini e rendere accessibili a tutti gli spazi aperti al pubblico sono, certamente, interventi non semplici e piuttosto dispendiosi. Una spesa all’incirca di 2.000-3.000 euro. E il Comune, avendo consapevolezza delle difficoltà che non favoriscono i privati, ha deciso di andare incontro agli esercenti con un rimborso speciale sulle cartelle dei tributi versati ogni anno, dalla Tari per i rifiuti all’Imu sulla proprietà di immobili, fino al Canone unico patrimoniale legato all’occupazione di aree pubbliche e all’imposta sulla pubblicità.


Venire incontro

«Stiamo studiando un forma di bonus simile a quello per l’imprenditoria giovanile e l’apertura di nuove attività - anticipa Marco Perugini, presidente del Consiglio comunale e responsabile della redazione del Peba, il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, affidata all’Università politecnica delle Marche -, incentiveremo i commercianti a realizzare in particolare gli scivoli e le pedane per i disabili».

Per i primi tre anni, ma i dettagli tecnici sono ancora da definire, «restituiremo una parte dei tributi comunali versati - spiega Perugini -. Chi risolverà il problema delle barriere nel suo locale, e lo comproverà con la documentazione della spesa sostenuta e dell’intervento fatto, riceverà un rimborso in forma di contributo a partire dal 50% fino a un massimo del 90%. Non so ancora quale potrebbe essere l’impegno economico del Comune, ma sicuramente rappresenterà un taglio consistente su imposte e tasse. Faccio un esempio. Se un negoziante o un ristoratore ha versato 2.000 euro di Tari, noi gliene rimborsiamo 1.500, in base al tetto che decideremo per l’agevolazione». In vista del varo del Peba, pronto entro fine anno, Perugini mette insomma il dito nella piaga, anticipando i dati della ricerca e le criticità che emergeranno dallo strumento di pianificazione. 


«Mentre il Comune si è dato una prospettiva e sta risolvendo passo dopo passo tutti i problemi di accessibilità nei suoi edifici - fa notare il presidente Perugini -, emerge la nota dolente delle attività private, dove le famiglie dei disabili lamentano di continuo problemi nell’utilizzo quotidiano dei locali. In particolare in centro storico, non viene per lo più rispettata la legge. Circa il 70% e l’80% delle segnalazioni che arriva in Comune proviene da chi non riesce ad accedere nelle pizzerie, nei ristoranti, nei negozi e in tutti quei servizi che, non essendo pubblici, noi non possiamo migliorare». 

La marcia in più

I privati e le attività economiche dovrebbero «mettere una marcia in più - si auspica il presidente del Consiglio comunale -, sono molto indietro qui a Pesaro. Serve maggiore impegno, anche se riconosco che intervenire non è semplice. Gli scivoli comportano infatti una rinuncia di parte degli spazi interni del negozio, non possono essere installati sulla strada, in mezzo a via Branca per intenderci, comportando modifiche strutturali dispendiose». Il rimborso sui tributi annunciato dal Comune si aggiungerà al Bonus barriere architettoniche prorogato dal Governo per il 2023 e che spetta a chiunque, sia cittadini sia imprese, faccia richiesta di detrazione Irpef del 75%, dimostrando di aver effettuato i lavori.
 

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