San Benedetto, 60mila euro di multe agli chalet mai riscosse, Torquati: «Comune compiacente. Vanno tolte le licenze»

San Benedetto, 60mila euro di multe agli chalet mai riscosse, Torquati: «Comune compiacente. Vanno tolte le licenze»
San Benedetto, 60mila euro di multe agli chalet mai riscosse, Torquati: «Comune compiacente. Vanno tolte le licenze»
di Alessandra Clementi
3 Minuti di Lettura
Giovedì 3 Novembre 2022, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 10:58

SAN BENEDETTO - «Oltre 50 infrazioni, rilevate negli chalet per mancato rispetto delle normative contro le barriere architettoniche, sono state per un anno chiuse in un cassetto senza essere inoltrate all’ufficio contenzioso, originando il sospetto di una volontà politica e non per l’imperizia dell’ufficio Demanio del Comune». Denuncia che arriva dall’ex assessore Nazzareno Torquati che da anni sta portando avanti una battaglia contro le barriere architettoniche e che aveva già segnalato, con un esposto alla Procura della Repubblica, irregolarità all’interno degli stabilimenti balneari. 
 

La vicenda si è riaccesa dopo la presentazione dell’interrogazione consiliare a firma del capogruppo di Pd, Nos e Articolo 1 Aurora Bottiglieri che fa riferimento proprio alle irregolarità riscontrate all’interno degli chalet e di multe elevate solo dopo svariati mesi e che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale in programma per il 19 novembre. Da qui le riflessioni di Torquati: «Vanno riconosciuti i meriti dell’ex sindaco Pasqualino Piunti e dell’ex assessore ai servizi sociali Emanuela Carboni per l’impegno profuso nell’attivare, per la prima volta in 20 anni, il controllo delle concessioni balneari relative all’accesso in spiaggia alle persone con disabilità nella stagione 2021». Torquati che nel suo esposto alla magistratura aveva denunciato sia marciapiedi senza scivoli ma soprattutto irregolarità in spiaggia a partire dall’assenza di pedane da 2 metri per 2 metri con ombrellone in prossimità della passerella che obbligatoriamente deve arrivare fino alla battigia della spiaggia ma che solo in pochi chalet sarebbero presenti. 

La seconda riflessione da parte dell’ex assessore riguarda le oltre 50 infrazioni rilevate che sono state per un anno chiuse in un cassetto senza essere inoltrate all’ufficio contenzioso. «Un aspetto - sottolinea Torquati - che origina il sospetto di una volontà politica e non per l’imperizia dell’ufficio Demanio del Comune». 
Soldi che facevano comodo
«Inoltre il pagamento effettuato nei tempi e nei modi delle sanzioni per un totale di circa 60 mila euro - prosegue con estrema lucidità l’ex assessore - poteva permettere di utilizzare questo denaro, per esempio, per rendere fruibili a tutti le spiagge libere, dotandole di rampe ove possibile o collegate alle concessioni e di passerelle. Questo a beneficio non solo di chi vive su sedie a ruote ma anche per i passeggini e le persone, anziane e non, con difficoltà nella deambulazione». 

«Il quarto aspetto, forse il più grave - conclude - la volontà politica della attuale amministrazione comunale di non aver fatto effettuare nessun controllo nelle concessioni in tutta la stagione appena trascorsa. Questo atto discriminatorio è imperdonabile e vergognoso. Nessuno vuole penalizzare la categoria dei balneari ma essi devono rispettare le normative assunte nel momento della concessione, se non le assolvono è giusto arrivare al ritiro della stessa autorizzazione». 
Insomma Torquati arriva a chiedere il ritiro della concessione per quegli imprenditori balneari che non rendono le proprie spiagge accessibili a tutti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA